Damascelli attacca lo speaker del San Paolo: Perché e per chi urla?

Fa un'analisi globale dopo le due semifinali di coppa Italia Tony Damascelli su Il Giornale. Dopo la radiografia delle 4 big c'è spazio anche per un attacco allo speaker del San Paolo di Napoli (Bellini, non a caso chiamato "Decibel"). Questi i passaggi principali: "Il Milan ha bisogno di Ibrahimovic per essere più serio, l'Inter si ritrova con la margherita senza petali, fuori dalla Champions league, fuori dalla coppa Italia, fuori, per ora almeno, dalla lotta forte per lo scudetto. Il Napoli, di contro, va in finale dopo una stagione piena di sofferenze e di contenziosi interni...

Non sta benissimo la Juventus che gioca un calcio prevedibile, orizzontale e va rarissimamente alla conclusione nei quindici metri quadrati della porta. Una squadra di censo non può giocare senza centravanti, non esistono analoghe situazioni in Europa, l'abulia psicologica di Higuain che, comunque, percepisce regolare emolumento, può essere un problema serio per questa fetta conclusiva di stagione, Champions compresa. Il riassunto di queste due prime partite non è esaltante ma sarebbe stato ignorante prevedere un gioco già perfetto, aggressivo, convincente.

Continuo a considerare le porte chiuse una violenza al gioco, così come trovo ridicolo se non volgare l'urlante speaker di Napoli al gol così come la musica sparata a palla, per chi poi? ".