23/09/2017 10:47
Da Superman al Gallo. Juventus-Torino di stasera è anche il derby dei soprannomi, il sito dell'Uefa si è divertito ad elencarne alcuni:
I SOPRANNOMI DEI GIOCATORI DELLA JUVENTUS
Gianluigi Buffon: Superman
Il soprannome nasce a inizio carriera, ai tempi del Parma. All'epoca i tifosi gli regalarono una maglietta con il logo del celebre supereroe e lui la indossò sotto la divisa in occasione di una sfida contro l'Inter, durante la quale parò un rigore a Ronaldo. Da allora ha continuato a volare da un palo all'altro proprio come un supereroe... c'è bisogno di aggiungere altro?
Giorgio Chiellini: King Kong
Anche noto come "Re Giorgio", Chiellini si è guadagnato questo soprannome per il suo modo di festeggiare dopo aver segnato un gol, battendosi i pugni sul petto proprio come il celebre gorilla cinematografico.
Andrea Barzagli: The Rock
Sul campo è duro come una roccia, non c'è molto altro da aggiungere..
Stephan Lichtsteiner: Swiss Express
Per la velocità e la precisione con cui l'esterno difensivo elvetico percorre la sua fascia di competenza gara dopo gara...
Miralem Pjanić: Il Pianista
La sua grazia nel toccare il pallone e nel battere i calci di punizione è la stessa del musicista che accarezza lieve i tasti del suo strumento...
Claudio Marchisio: Il Principino
E' lo stesso Marchisio a spiegarci il soprannome: ""Quando avevo 20 anni andavo agli allenamenti in giacca elegante e mocassini. In spogliatoio erano tutti più grandi di me e c'erano tanti campioni, perciò le battute si sprecavano. Però è un soprannome che continua a piacermi molto ancora adesso".
Kwadwo Asamoah: Kojo
Kojo è un termine ghanese che significa "Nato di lunedì".
Juan Cuadrado: Culebra (Serpente)
Ai tempi della Fiorentina Luca Toni lo ribattezzò "Vespa", perché correva su e giù sulla fascia come una Lambretta, ma Culebra è sicuramente più azzeccato: Cuadrado è veloce e letale, sia nel dribbling che davanti al portiere avversario. Proprio come un cobra...
Gonzalo Higuaín: El Pipita
"Pipita" significa scaltro, furbo, ma non è questa l'origine del soprannome di Higuaín: suo padre Jorge, anch'egli calciatore, era soprannominato "El Pipa" per via di un naso particolarmente importante. Suo figlio Gonzalo ne ha ereditato il soprannome, diventando "El Pipita".
Mario Mandžukić: Street Fighter
Fu il suo ex compagno al Wolfsburg Hasan "Brazzo" Salihamidžić (anche lui con un passato in bianconero...) a soprannominarlo "Strassekämpfer", ovvero "Guerriero della Strada" per la sua abnegazione nel pressing sugli avversari. Una caratteristica rimasta inalterata anche alla Juve, per la gioia di Massimiliano Allegri
Douglas Costa: Flash
La velocità è la caratteristica principale del nuovo brasiliano della Juventus che poco prima di arrivare alla Juve si era anche fatto disegnare in testa il logo del supereroe dal suo barbiere.
Paulo Dybala: La Joya
La sua classe cristallina gli permette di brillare sul campo. Proprio come un gioiello...
I SOPRANNOMI DEI GIOCATORI DEL TORINO
Salvatore Sirigu: Walterino
Facile indovinare il perché di questo soprannome. Lanciato in Serie A proprio dall'ex portiere dell'Inter e della nazionale Walter Zenga, ai tempi del Palermo, in molti rivedevano in lui le movenze di quello che veniva affettuosamente chiamato l'Uomo Ragno.
Antonio Barreca: Il Frecciarossa Granata
Ai tempi di Cafù il treno più veloce era il Pendolino. Oggi c'è il Frecciarossa, ma il concetto è lo stesso: ciò che accomuna il laterale del Torino alla leggenda brasiliana è la corsa inarrestabile sulla fascia. Biglietti, prego!
Lorenzo de Silvestri: Lollo
Di facile lettura: a Roma, città natale del terzino granata, Lorenzo diventa per tutti Lollo. Da non confondersi, naturalmente, con "La Lollo", il celebre soprannome della diva Gina Lollobrigida...
Andrea Belotti: Il Gallo
Non è certo un mistero: l'esultanza di Belotti dopo essere andato a bersaglio è diventata celeberrima. La mano danza sulla testa a mimare la cresta di un gallo. "La prima volta che ho esultato in questo modo l'ho fatto erché l’avevo promesso a un amico - ha svelato il bomber granata -. Credo che non smetterò mai di fare la cresta dopo un gol, anche se ha cambiato taglio di capelli perché mi sembrava eccessivo. Quello di oggi, con la riga precisa, rispecchia più il mio modo di essere. In tanti mi dicevano 'Ora sei così, ma prima o poi la alzerai la cresta'. E invece no, non la alzerò mai. Io sono sempre la stessa persona di quando ho cominciato con il calcio".
Adem Ljajić: Il Kakà Serbo
Dribbling funambolico e grandi doti tecniche sono i punti di forza dell'attaccante serbo, che in patria è stato accostato al "Bambino d'Oro".
Tomás Rincón: El General
Per la marziale determinazione con cui orchestra la manovra sulla linea mediana del campo...
Lucas Boyé: El Torito
Ai tempi del River era stato chiamato così per la sua forza fisica che lo rendeva difficile da affrontare per le difese avversarie. Ha poi scelto la squadra più adatta possibile al suo soprannome...