Da ex agente Keita veleno sul Napoli: Keita non ci andrebbe, vuole club stabile

E' credibile che la ruggine col Napoli non sia stata attenuata neanche dal tempo e risale al fallimento della trattativa con Diakitè, che era un suo assistito, perchè altrimenti non si potrebbero spiegare le parole di Ulisse Savini, agente FIFA che ha portato in Italia, tra gli altri, Mauro Icardi, Keita Balde, Xherdan Shaqiri e Mohamed Salah. Parlando a Tmw Radio, Savini, che è stato il procuratore di Keita, oggetto dei desideri di Inter e Juventus, ha lanciato frecciate gratuite al Napoli (che nella vicenda c'entra poco o nulla, se mai c'è stato un interesse per il giocatore è sicuramente superato): "Keita ha idea di voler andare in un club più stabile. Ho notato che molti giocatori non vedono la Lazio come punto d'arrivo per affermarsi, allora arrivano a un bivio dove scegliere se rinnovare o andare via. Stessa situazione per Biglia e Candreva. Giocare nel Napoli o nella Lazio è uguale, cambia solo a livello salariale". Poi aggiunge: “Keita vorrebbe certo la Juve, credo che quando rifiutò il Milan lo valutava come un club in costruzione. Stiamo parlando di Keita, non di Cristiano Ronaldo, un ragazzo che di 22 anni rifiuta il Milan un po' lascia perplessi. L'atteggiamento del ragazzo è quello di voler arrivare a un certo risultato. Io ci sono passato in situazioni simili con Lotito, avevo Diakitè. L'obiettivo è la Juve, bisognerà capire in che modalità. Non è un ragazzo semplice, la forza dello spogliatoio ti permette di gestire un giocatore simile. La Juve certe situazioni sa gestirle, l'Inter non lo so. Il buonsenso porterebbe a dire che è meglio venderlo adesso, bisogna però considerare il fattore Lotito. Non è semplice”.

Stefano Grandi