Cutrone si gioca tutto: se funziona tandem con Higuain chi lo tocca più?

“Quando entra lui è così. Porta veemenza, voglia, pressione anche da solo su tutti gli avversari. Voglio vedere tutti con il carattere di Cutrone, con quella voglia lì. Poi serve qualità però, perché solo con la voglia non si va da nessuna parte". Rino Gattuso nei tanti slogan coniati alla vigilia della gara con la Sampdoria (“Non mi interessa di nulla, voglio vedere 23 cani rabbiosi con voglia di riscatto" e ancora “mettiamo da parte tutto e facciamo una partita maschia, gagliarda") ha insistito su Cutrone. Stasera contro la Sampdoria sarà lui ad affiancare Higuain. Una decisione attesa da molti, Berlusconi in testa che dallo scorso anno chiede un Milan che giochi a due punte, e che potrebbe essere la ciambella di salvataggio per una squadra in affanno. Le due sconfitte – bruttissime – con Inter e Betis hanno fatto sgretolare le certezze acquisite sinora. Si riparte da zero, senza bonus e con il solo obiettivo di rimettersi in carreggiata. Una bella responsabilità anche per Cutrone, che finora è stato tra i pochi ad aver sempre reso bene quando è stato chiamato in causa. Che possa aiutare il Pipita è sicuro: l'argentino ha bisogno di un partner che attacchi la profondità, che possa consentirgli di agire di sponda, che lo aiuti contro le difese avversarie e Cutrone si è sempre dimostrato il compagno giusto al posto giusto finora. Con due punte il Milan perde imprevedibilità in parte ma guadagna sostanza e peso in area. Chiaro che cambia la manovra, il lavoro di Suso e Bonaventura sarà differente ma i rossoneri dovrebbero giovarsene. Ecco perchè è davvero una grande occasione per Cutrone: dovesse andar bene stasera, specialmente l'intesa col Pipita, potrebbe scalzare nelle gerarchie gli altri e diventare un “intoccabile”. Un discorso ancor più valido se si pensa a gennaio, quando l'arrivo di Paquetà costringerà Gattuso a modificare il 4-3-3 con cui sta lavorando da un anno e mezzo per impiegare al meglio il brasiliano.