05/02/2024 08:22
Dedica un paragrafo anche alla Roma Michele Criscitiello nel suo editoriale per Sportitalia.com. Questi i passaggi principali
Tiago Pinto ha lasciato Roma, come promesso, al termine della sessione invernale di calciomercato. Una sessione brutta e povera per tutti. La Roma in un mese ha perso allenatore e Direttore Sportivo. Adesso è autogestione, De Rossi è il presente ma non il futuro e il sogno Conte è destinato a restare tale. Fa specie leggere le dichiarazioni di addio di Tiago Pinto dove si dice da solo che è stato bravo e sempre da solo dice che la Roma di oggi è più forte di come l’ha presa al suo arrivo. Premesso che è tutto da vedere che questa squadra sia più forte ma dovremmo aggiungere “e ci mancherebbe” visto che ha speso 700 milioni e sono quasi tutti volati via dalla finestra senza aver patrimonializzato nulla.
Purtroppo continuiamo ad affidarci a direttori sportivi stranieri ma i Presidenti devono capire che in Italia abbiamo una concezione tutta strana di fare calcio e mercato e, seppur bravi, i dirigenti stranieri nel nostro Paese fanno molta fatica. L’allenatore può essere l’eccezione ma i dirigenti che arrivano in Italia trovano un muro ma soprattutto devono combattere con una mentalità diversa. E alla fine il Direttore straniero perde, quasi, sempre. Tiago Pinto non ha valorizzato il club ha solo fatto raccolte di figurine, ha gestito malissimo Mourinho e in un colpo solo si sono annientati a vicenda. La Roma non ha futuro per come è stata costruita e serve un duo tra panchina e scrivania capace di rifonda