Criscitiello querelato dalla FIGC: arrivano anche le motivazioni

La notizia della querela presentata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio conto il giornalista Michele Criscitiello ha fatto il giro del web. Il giornalista di SportItalia è sempre stato molto sincero e diretto nelle sue opinioni e nel modo di esprimerlo e questo gli ha portato anche a essere criticato da tifosi e addetti ai lavori. Ma la decisione della Federazione e del presidente Gravina di presentare denuncia per diffamazione sono senza dubbio una mossa che nel mondo del calcio non si vede molto spesso. Ora è la stessa Federcalcio a spiegare in una nota il motivo di questa decisione. 

All’epoca dei fatti Criscitiello era direttore della testata Tuttomercatoweb e in un articolo del 29 agosto 2022 accusava ingiustamente gli organi della giustizia sportiva e la presidenza della Figc di truffare i club attraverso un sistema manipolatorio, per cui si adottavano decisioni ancora prima dello svolgimento dell’udienza. Il giornalista ha affermato che il ricorso proposto dall’Udinese contro la squalifica a 2 giornata del calciatore Perez sarebbe stato deciso dalla giustizia sportiva ancora prima della discussione del ricorso stesso, argomentando la propria tesi sostenendo che il dispositivo sulla sentenza in questione sarebbe stato sottoscritto alle 14.03, mentre l’udienza sarebbe iniziata solo un’ora più tardi. Il direttore ha omesso di verificare che il software con cui è stata apposta la firma digitale utilizzava quale sistema orario quello universale di Greenwich, rispetto al quale nel periodo estivo il nostro fuso orario riporta uno scostamento di due ore. In questo modo, il giornalista ha finito per accusare di falso, del tutto gratuitamente, e senza quindi esercitare alcun diritto né di informazione né di critica.