23/11/2022 12:27
In Qatar sta andando in scena il Mondiale che, a dispetto di critiche e inviti al boicottaggio, sta calamitando le attenzioni di tantissimi sportivi italiani. Michele Criscitiello, nel suo editoriale per Tmw, si sofferma sulla mancata qualificazione della nazionale azzurra e sul perché i responsabili dell'ennesimo flop siano tutti ancora ai propri posti:
"E godiamoci questo Mondiale. Il secondo senza Italia e i nostri figli che ci chiedono "Papà quando gioca l'Italia?" e gli dobbiamo spiegare che nel Paese che vive di calcio al Mondiale... di calcio non ci siamo, come nel 2018. Il problema, però, non è il secondo fallimento di fila ma spiegare che chi sbaglia, in Italia, non paga mai. Mancini è sempre lì, seduto sulla sua panchina. Gravina, Presidente Federale, ha vissuto già 3-4 scossoni importanti ma nonostante tutto resta attaccato alla poltrona come fosse un club e non la Federazione di tutti".
E ancora:
"L'Italia ha fallito in campo ma quello che succede fuori è anche peggio. D'Onofrio, capo Procuratore dell'Aia, arrestato per spaccio internazionale di droga doveva far saltare il palazzo. A cascata Federazione e Aia. Invece, clamorosamente, sono ancora tutti al posto di comando perché hanno capito il trucco".
Eccolo, il trucco:
"Facciamo passare due settimane, il caso si sgonfia, e il tempo corre talmente veloce che tutti si saranno dimenticati di quanto accaduto. La sfortuna, per i vertici, è che questa volta ci sono i Mondiali, l'Italia è assente e il campionato è fermo. Non sappiamo cosa dire e neanche cosa scrivere quindi, per ora, continuiamo a chiedere spiegazioni all'Aia".