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Controcorrente: Sarri, perché non sei andato a dirgliene 4 a quelli dell'Uefa?

31/08/2017 12:18

Controcorrente: Sarri, perché non sei andato a dirgliene 4 a quelli dell'Uefa? |  Sport e Vai

C'erano tutti, ma proprio tutti ieri a Nyon, alla Casa del Calcio Europeo, per il 19mo Forum UEFA per Allenatori Club d'Elite. Mancava soltanto Maurizio Sarri. Qualcuno tra gli organi di stampa ne ha elogiato l'etica del lavoro, l'attaccamento maniacale al suo operato di campo che gli ha imposto di declinare l'invito per lavorare con quel ristretto gruppo di calciatori del Napoli non convocati nelle varie nazionali. Ma probabilmente l'allenatore azzurro a Nyon ci doveva andare, delegando solo per una mattinata il prezioso lavoro al suo affiatato staff, preparato e competente. Perché Sarri avrebbe finalmente avuto modo di dire a quelli dell'Uefa tutto ciò che solitamente confida ad esterrefatti cronisti nel corso di infuocate conferenze stampa: orari delle partite, calendari, finestre internazionali, il mercato lungo, anticipi e posticipi, formule delle varie competizioni, suggerimenti vari. Invece mentre l'elite degli allenatori europei discuteva a Nyon, Sarri vedeva all'opera a Castel Volturno Maggio e Mario Rui, Rafael o Giaccherini, insomma quei calciatori che impiega (e presumibilmente impiegherà) col contagocce. 

IL FORUM D'ELITE 

La riunione è stata presieduta dall'ambasciatore Uefa per gli allenatori, il leggendario Sir Alex Ferguson, ed era aperta agli allenatori con oltre 100 presenze in Champions League o che avevano partecipato alla fase a eliminazione diretta della stessa, oppure in semifinale di Europa League. Ecco perché c'erano Massimiliano Allegri (Juventus), l'ex allenatore azzurro Rafa Benítez (Newcastle), Eduardo Berizzo (Siviglia), Sergio Conceicao (Porto), Unai Emery (Paris Saint-Germain), Leonardo Jardim (Monaco), José Mourinho (Manchester United), Ernesto Valverde (Barcellona), Louis van Gaal, Rui Vitoria (Benfica) e Zinedine Zidane (Real Madrid). L'assenza più rumorosa, insomma, proprio quella di Sarri, che pure gode di grande stima in Europa presso gli addetti ai lavori per il suo calcio piacevole, spettacolare e vincente. Ogni sua considerazione sarebbe stata tenuta in gran conto, non solo dagli altri allenatori ma anche e soprattutto dai delegati Uefa e dal presidente Ceferin, pure lui presente al summit. E dire che si è parlato a lungo di questioni arbitrali (con Pierluigi Collina) e delle Regole del Gioco, come il problema del tempo effettivo e l'attuale supporto video in aiuto degli arbitri. Si è anche dibattuto su come migliorare i comportamenti di allenatori e giocatori, sulla lunghezza delle finestre di mercato e sul ruolo degli agenti dei calciatori. Tutti argomenti su cui Sarri ha avuto da ridire in questi mesi. 

LE PROPOSTE DEI TECNICI

Gli allenatori hanno fatto proposte in grado di portare benefici al calcio europeo, mentre al contempo la Uefa ha ascoltato, ha espresso il proprio punto di vista e ha accolto le idee degli allenatori per eventuali futuri dibattiti nei suoi diversi organi. Insomma, Sarri avrebbe potuto dire la sua sugli argomenti più importanti del calcio ed alle persone più qualificate. Magari avrebbe raccolto proseliti e consensi, avrebbe fatto gruppo con altri allenatori qualificati del panorama mondiale, avrebbe potuto suggerire ai soloni del football come correggere le varie storture. E di cose da dire, l'allenatore del Napoli sì che ne avrebbe avute. 

Tommaso Rizzo


Tags: napoli uefa Maurizio Sarri

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