Conti: Ero juventino, mi voleva l'Inter ma ho scelto il Milan

E' fermo ai box da diverso tempo, ma ha iniziato a correre e a calcare i campetti di Milanello. Andrea Conti, terzino del Milan, è voglioso di tornare a dare il proprio contributo alla causa rossonera, ma al tempo stesso non vuole correre rischi inutili forzando i tempi. In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, parla della delusione inaspettata della Nazionale italiana, e spiega la scelta fatta in estate di vestire il rossonero. "Ero convintissimo che l'Italia passasse il turno, perchè abbiamo una Nazionale forte e un grande gruppo - dichiara l'ex Atalanta - chi parla di frizioni all'interno dello spogliatoio sbaglia di grosso. Io quando sono stato convocato ho sempre visto tanti amici, con il sorriso sulle labbra. Italia senza futuro? Al contrario, abbiamo tanto materiale da cui ripartire. Giovani fortissimi come Donnarumma, Romagnoli, Caldara, Chiesa, Bernardeschi, Rugani, Spinazzola e Gagliardini; senza tralasciare i vari Verratti, Belotti e Immobile".

Sul suo passato non si nasconde: "Da piccolo ero juventino, così come la mia famiglia. Adesso in casa però si tifa solo Milan, anche se il nostro cane si chiama Arturo, in onore di Vidal". Sul trasferimento in estate: "Il mio agente mi ha parlato di offerte da Napoli e Chelsea, ma la vera alternativa era l'Inter. Ho scelto il Milan perchè mi piaceva l'idea del nuovo ciclo, e mi ha soddisfatto maggiormente il progetto. Dove arriverà il Milan? Siamo partiti col freno a mano, ma ne verremo fuori e riusciremo a piazzarci tra prime 4".