Conte, la domanda sulla Juve non arriva: c'è solo un accenno

La domanda su quanti scudetti ha vinto la Juve secondo Conte non è arrivata. Il neo-tecnico dell'Inter è stato un po' risparmiato dalle domande "maliziose" e c'è stato solo un passaggio sul suo passato, relativo all'accoglienza che pensa di ricevere a Torino: "Sicuramente sarà una partita importantissima perché andremo a sfidare i detentori del titolo da otto anni. Saranno due gare importanti, a San Siro e allo Stadium. Fermo restando che ce ne saranno altre 36. Se vuoi essere ambizioso non devi focalizzarti su una o due partite all'anno. Ci sarà emozione sicuramente, nell'entrare allo Stadium. Conoscete benissimo la mia storia, non vorrei tediarvi qui a raccontarla. Conoscete il mio passato, ci sarà sicuramente emozione fin quando non ci sarà il fischio d'inizio. Dopo so benissimo di essere un avversario e che la Juventus sarà un'avversaria per noi per tutto il campionato. Dovremo essere pronti a combattere prevalere". C'è un accenno anche a Spalletti: "E' giusto sottolineare anche i suoi meriti, gli è stato chiesto di entrare in Champions dopo anni in cui non ci si riusciva e lui ha centrato l'obiettvo,  lascia una buona base e lo ringrazio. Noi vogliamo avere più stabilità, il gioco che vorremmo fare è rendere felici i nostri tifosi e coinvolgerli col nostro gioco, per dare loro qualcosa che rispecchi l'Inter. Lavoreremo per dare un'identità tattica alla squadra, un marchio di fabbrica. Sul sistema di gioco mi è capitato di partire da un'idea e poi cambiare a seconda dei giocatori. Vedendo la rosa dell'Inter risalta che il reparto difensivo è molto forte ma non ho un dogma fisso". Conte poi parla anche di Icardi e Nainggolan: "Penso che il club abbia avuto il tempo necessario per valutare bene tutto e poi agire, io mi sono allineato alla loro volontà perchè dobbiamo essere un'unica cosa noi e il club".