Con Higuain risolto il gap dell'anno scorso: il Milan deve giocare per lui?

Nel tormentato scorso anno, tra alti e bassi, delusioni e illusioni, era emerso presto e poi confermato per tutta la stagione, il vero grande problema del Milan. Il centravanti. Né Kalinic, né Andrè Silva hanno reso secondo le attese, anzi: due flop, inutile girarci attorno. Se non ci fosse stata l'esplosione di Cutrone sarebbero stati guai seri ma l'assenza di un vero bomber è stato il gap più palese dei rossoneri. Perchè la difesa alla fine si è assestata (e anche ora, con Caldara al posto di Bonucci ma con un Conti in più, sembra affidabilissima), perchè a centrocampo il solo Biglia è venuto meno (e si spera che quest'anno torni ai livelli di quando giocava con la Lazio). Ed allora adesso che c'è Higuain è lecito sognare. Perchè il Pipita era il massimo che si poteva sperare per il ruolo più delicato, quello del bomber da 20 gol a stagione. E l'argentino ha già dato la sua risposta: gli sono bastati 4' a Madrid per bagnare col gol il suo debutto. Un bel destro a giro dal limite dell’area madrilena che ha beffato Keylor Navas regalando il momentaneo 1-1 al Milan durante il trofeo Bernabeu. Non solo il gol, Higuain ha messo in evidenza una grande condizione fisica che fa ben sperare in vista dell’avvio del campionato. Maldini e Gattuso lo hanno elogiato pubblicamente. Quasi mai nella sua carriera Higuain si era presentato in ottime condizioni in agosto: ha sempre avuto bisogno di tempo per rientrare in forma dopo le vacanze di solito ma evidentemente la voglia di dimostrare al mondo intero di essere tra i più forti centravanti al mondo ha fatto la differenza. Ora Gattuso deve studiare: bisogna giocare soprattutto per il Pipita? La manovra rossonera sarà impostata per servire sempre Higuain?

Stefano Grandi