Sport E Vai  Sport e Vai
Venerdì 3 Maggio 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Comunque vada Allegri non deve dimostrare niente più: è il n.1

08/03/2018 10:02

Comunque vada Allegri non deve dimostrare niente più: è il n.1 |  Sport e Vai

Le chiacchiere da bar l'ha sempre lasciate agli altri, come gli speciosi dibattiti sul calcio-spettacolo e la Grande Bellezza: per Max Allegri il divertimento fa parte del calcio ma ci si diverte veramente solo se si vince. E lui vince. E rivince. E per il resto – come ebbe a dire col suo humour misto british-toscano – c'è sempre il circo. La sua Juventus oggi viene celebrata ovunque dopo l'impresa di Wembley, una vittoria in rimonta costruita con tutte le armi che il tecnico bianconero ha saputo affinare in questi anni. La lotta e il coraggio dei suoi guerrieri, la classe e le giocate dei suoi fuoriclasse, il carattere di un gruppo solido come la roccia che è al settimo anno consecutivo di risultati impressionanti. Per Allegri è il quarto anno di Juve e i numeri fanno paura, lecito chiedersi dunque: chi avrebbe saputo fare altrettanto con la stessa rosa? Facile dire che la Juve è di un altro pianeta, più difficile provare a confrontarsi con le responsabilità e le difficoltà di ridare fame a chi ha vinto tutto, di gestire tanti campioni sapendo quand'è il momento di lasciarli fuori senza farsene condizionare, di tenere vivo tutto l'organico con un turnover intelligente che non mortifichi nessuno, anche le terze linee. E su tutto, l'abilità tattica che consente ad Allegri di leggere e ribaltare le partite. Lui ieri si è schermito quando lo hanno elogiato per gli innesti decisivi di Asamoah e Lichtsteiner. "Ho cambiato perché avevamo bisogno di giocatori diversi e a sinistra ho alzato Alex Sandro con Asamoah dietro, che è un giocatore straordinario e sottovalutato per quello che ha fatto in carriera. Anche Lichtsteiner è stato bravo, ha fatto l’assist insieme a Khedira e la squadra ha avuto più ampiezza. All’andata sono stato criticato, ora elogiato per i cambi? Le partite le vincono i giocatori che stanno facendo un’annata straordinaria e sono fiero di allenarli. Io faccio dei danni e ogni tanto cerco di rimediare".

E LA BARCA VA - La verità è che però Allegri ha dimostrato una volta di più di essere il n.1 ed ora non ha più niente da dimostrare, anche a una piccola fetta del popolo Juventus, le cosiddette “vedove” di Conte, che non hanno mai amato fino in fondo il conte Max. Perchè se è vero che la Juve ha un organico importante, è altrettanto vero che a Londra c'è andato senza tanti big (da Mandzukic a Cuadrado e Bernardeschi) e con pedine importanti acciaccate, ancorchè decisive. Allegri è il tecnico che ha detto a Higuain e Dybala, in determinati momenti della stagione, “state in panchina”, che s'è dovuto sorbire magari anche i vaffa di chi non accettava di star fuori, le mancate strette di mano al momento delle sostituzioni, i mugugni di chi pensava di meritare di giocare ma ha sempre tenuto il timone della barca saldo. E quando, come nei casi di Bonucci e Dani Alves, le divergenze erano diventate solchi troppo profondi, ha prima portato la nave in porto, ovvero al successo, e poi ha salutato i ribelli senza rimpianti. Pronto a ripartire verso nuove scommesse, montando e rimontando la sua Juventus come un Lego infinito, spostando giocatori, cambiando ruoli, alternando tattiche, studiando gli avversari, ribaltando le partite. Ora in attesa dei quarti, dove la Juve arriva con rinnovate ambizioni, Allegri si rituffa sul campionato. Perchè anche se non deve dimostrare nulla, c'è un settimo scudetto da vincere...

Stefano Grandi


Tags: juventus allegri Champions League

Articoli Correlati