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Champions League: Nelle pagelle della Juventus Allegri è da 8

05/11/2014 11:15

Champions League: Nelle pagelle della Juventus Allegri è da 8  |  Sport e Vai

Il coraggio è stato premiato. Massimiliano Allegri è passato dall’inferno al paradiso in novanta secondi, quelli trascorsi dal 19’ della ripresa quando la sua Juventus perdeva ancora 1-2 in Champions League con l’Olympiacos al 21’ quando Pogba ha operato il sorpasso dopo l’autogol di Roberto, ed oggi si gode il suo primo vero giorno di gloria “autonoma”. L’otto in pagella è tutto per lui perché se fino a ieri i successi dei bianconeri venivano legati ancora all’onda lunga di Conte e agli schemi dell’attuale ct, stavolta Allegri ci ha messo solo del suo. Rivoluzionato l’assetto tattico, la difesa è passata a quattro, in mezzo s’è visto il rombo tanto amato dall’ex milanista con le due punte più vicine davanti. Saggiamente il tecnico bianconero non aveva fatto stravolgimenti all’inizio: meglio percorrere le orme di Conte senza essere ingombrante, anche a costo di dover lasciare i meriti e prendersi le colpe nei momenti-no ma nella giornata decisiva, dove in palio c’era il rischio di dire addio alla Champions, ha messo sul tavolo il suo jolly ed ha fatto strike. Peccato per quel rigore sbagliato da Vidal allo scadere ma ora la classifica ha un altro aspetto.

IL FANTASMA DI CONTE - Fugate le paure da ansia da Europa, la Juventus può addirittura arrivare prima nel girone. Lo scontro in casa con l’Atletico Madrid autorizza sogni arditi ma è la consapevolezza di aver messo in soffitta il fantasma di Conte la vera bella notizia della serata. Ora Allegri potrà camminare davvero con i suoi piedi e mostrare il calcio che più predilige. Premiata la scelta del centrocampo di qualità: meglio uno stopper in meno ma non rinunciare al quadrilatero dei sogni, con Pogba – decisivo – assieme a Vidal, Marchisio e Pirlo, che ha realizzato il suo 45esimo gol su punizione. Qualcosa da rivedere ancora c’è, soprattutto in difesa anche perché i meccanismi della difesa a quattro dovranno essere meglio metabolizzati da Chiellini e Bonucci, abituati da anni a giocare in linea a tre, ma la strada è quella giusta.

LE PAGELLE - Queste le pagelle della Juventus contro l’Olympiacos:

BUFFON 6 – Regala ai greci l’angolo da cui nasce il pareggio ma è il suo unico errore in una serata in cui non è stato troppo impegnato.

LICHTSTEINER 6 – Si riprende nel secondo tempo, anche lui dovrà assorbire il nuovo modulo che gli richiede più presenza difensiva.

BONUCCI 5,5 – Si fa anticipare da N’Dinga sul provvisorio 2-1 greco ma lotta con ardore.

CHIELLINI 5,5 – Tiene bene Mitroglou, ma si perde Botìa sul gol dell’Olympiacos. Nella difesa a quattro fatica più del solito.

ASAMOAH 6– Dinamico sempre, efficace a tratti (PEREYRA s.v.)

MARCHISIO 6,5– Qualità e quantità: prima corre per tutti, poi affianca Pirlo in regia. Peccato per il gol sbagliato sull’assist di Asamoah (PADOIN 6 – Elemento prezioso quando c’è da soffrire)

PIRLO 6,5 – Dominguez lo marca a uomo ma il pianista bianconero ne esce vincitore e festeggia la 100esima presenza in Champions con un eurogol su punizione.

POGBA 7,5– Si procura la punizione del vantaggio e segna il gol del sorpasso. Non c’era modo migliore per festeggiare le 100 partite bianconere.

VIDAL 5,5 – Non è ancora al meglio ma sopperisce con la grinta. Pesa l’errore dal dischetto allo scadere.

TEVEZ 6,5– Non segna ma offre assist per Morata e Vidal e poi si procura il rigore.

MORATA 5 – La delusione della serata. Sbaglia troppo, compreso un gol fatto (LLORENTE 6,5 Si procura il gol del pari e dimostra di essere ancora lui il centravanti titolare)

ALLEGRI 8 – Si gioca il tutto per tutto cambiando modulo e vincendo la gara decisiva. Lucido anche nei cambi.

Stefano Grandi     


Tags: juventus allegri conte tevez vidal pogba Champions League

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