Champions, così non VAR: ecco perchè l'Uefa non la vuole e come può risolvere

La richiesta arriva sempre più forte da parte di tanti club, in Germania come in Italia come altrove: perchè in Champions non c'è la Var? La Juventus è stata la prima a protestare dopo il celebre rigore dato al 93' al Real Madrid che le ha tolto la possibilità dei supplementari al Bernabeu, il Bayern si è visto defraudato per un rigore non concesso per netto mani di Marcelo e ieri la Roma aveva diritto a un penalty sul 2-2 (con tanto di espulsione) per un altro mani clamoroso. Eppure Ceferin e l'Uefa continuano a rimanere euroscettici sull'introduzione della Var in Champions. Perchè? Due i motivi: non ha convinto del tutto (“nessuno ha capito ancora come usarla bene, non siamo preparati”) e le esperienze in Italia e in Bundesliga hanno legittimato i dubbi. Troppe le circostanze in cui l'intervento è stato invasivo ed ha addirittura indotto all'errore l'arbitro. Secondo motivo: la Champions è allargata a tantissimi club anche di secondo e terzo piano, saranno tutti in grado di poter garantire le attrezzature necessarie? In paesi in cui non c'è la Var bisognerebbe fare corsi, spendere soldi, trovare arbitri all'altezza. Una cosa è il Mondiale, dove la Fifa sperimenterà la Var, altro è la Champions. In una manifestazione che si svolge in un solo paese basta attrezzare una squadra di arbitri già esperti di Var e portare al seguito le attrezzature necessarie ma in Champions questo non è fattibile. La soluzione? Adottare in Champions la Var solo a partire dagli ottavi o dai quarti, quando si presuppone che ci siano tutti club di primissima fascia e dove si possono mandare solo arbitri esperti che abbiano già piena conoscenza del Var.

Stefano Grandi