Cavani: Al Psg fanno i conti, non è più quello di Napoli

Una suggestione estiva (e forse qualcosina in più) l'aveva accostato di nuovo al Napoli in questa pazza estate di mercato ma Edinson Cavani non è mai stato in vendita per il Psg. Il bomber uruguaiano era diventato l'inamovibile (anche se il neo-tecnico Emery avrebbe preferito puntare anche su Benzema del Real) dopo l'addio di Ibrahimovic ma se prima in Francia c'era l'ombra dello svedese ad offuscare la sua stella, anche adesso che Ibra se n'è andato al Manchester ii conti non tornano. Li hanno fatti in Francia per provare a capire perchè il Matador, diventato ironicamente “sprecador”, non è più lo stesso cecchino dei tempi d'oro in azzurro. Numeri alla mano ecco i dati principali: tra campionato e Coppe Cavani ha giocato 9499' al Napoli, 9773' al Psg, con 83 gol in azzurro e 67 con i francesi, ogni 114' a Napoli, ogni 146' al Psg,il 44,6% di occasioni convertite in rete quand'era partenopeo contro il 38.2% attuale, da giocatore del Psg. Non è bastato il gol lampo, dopo soli 42”, di ieri in Champions contro l'Arsenal per placare le critiche. Sono rimasti più impressi i troppi errori sotto porta. Dal 2013, ovvero da quando è arrivato a Parigi, Cavani non è mai stato amatissimo anche se le statistiche rivelano come sia tra gli attaccanti capaci di procurarsi il maggior numero di occasioni da gol: meglio di lui solo Cristiano Ronaldo, Leo Messi, Luis Suarez, Zlatan Ibrahimovic, Robert Lewandowski e Neymar ma il guaio è che lui non sempre le concretizza quelle palle-gol. E se Napoli ora non lo rimpiange più visto il boom di Milik, Parigi si chiede se l'assenza di Ibra diventerà invece un rimpianto lungo se il Matador non torna quello dei tempi in azzurro.

Stefano Grandi