Caso Report, dura risposta di Ranucci a Raiola

Continua la polemica a distanza tra il conduttore di Report e Mino Raiola. Ieri il procuratore ha parlato di fake news a proposito dell'inchiesta sugli agenti condotta dalla tramissione di Rai3, scatenando la risposta immediata degli ideatori del programma via comunicato. Oggi è stato Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione Report, a intervenire  nel corso de 'Il Sogno nel Cuore', programma di 1 Station Radio:

Siamo partiti da un dossier inedito della UEFA, che aveva commissionato uno studio per capire l'entità delle transazioni illecite nel calcio, che ammontano a 2 miliardi di euro. Uno studio mai pubblicato, forse perché imbarazzava i vertici del calcio. Dentro si sono infilati anche episodi di corruzione e criminalità organizzata. I veri padroni del calcio sono i procuratori, capaci di violenze per accaparrarsi i giocatori. Sono emersi rapporti ambigui anche tra agenti e allenatori: è il caso di un direttore sportivo identificato dalla Guardia di Finanza come presunto proprietario occulto di una agenzia di scommesse in Albania".

Ranucci ha poi aggiunto: "Colpisce l'omertà e la mollezza degli interventi di chi impone regole e non le fa rispettare. C'è mancanza assoluta di trasparenza e tracciabilità delle operazioni finanziarie. Le commissioni agli intermediari ammontano a 140 milioni, ma non sappiamo da chi vengono fatturati e da dove. Finiscono tutti in paradisi fiscali, dove non è più possibile tracciare il denaro. Questi soldi potrebbero anche tornare a qualcuno, a qualche presidente o essere usati per finanziamenti illeciti. Gigio Donnarumma al PSG: dove verrà tassata la transazione? Perché non si applicano tassazioni direttamente nel paese nel club che vende? Manca la volontà politica dei paesi europei e del calcio, in certi casi. Mino Raiola ci ha querelato? Ha annunciato querela, come tutti i coinvolti dal programma. Ha detto che abbiamo dato un indirizzo sbagliato, io gli rispondo così: evidentemente, è sbagliato quello che lui ha mandato