22/02/2024 09:00
Si sofferma sull'umoralità dei tifosi nel giudicare gli allenatori Giovanni Capuano nel suo editoriale per derbyderbyderby, questi i passaggi principali:
Un anno fa di questi giorni, Scemone Inzaghi perdeva a Bologna beccando un contropiede di Orsolini e apriva la stagione delle 5 sconfitte (e un pareggio) in 7 giornate che a parere di tutti gli sarebbero state fatali: era criticatissimo perché la sua Inter sbagliava sempre: o non reggeva contro le grandi nei confronti diretti, oppure mancava di concentrazione contro le piccole. E incassava gol in continuazione, Insomma, un anno fa di questi tempi Scemone da Piacenza era un tipo da allontanare il più in fretta possibile anche a costo di piazzare sulla sua panchina il primo che passava per Appiano Gentile: Chivu, oppure Stankovic, o il solito Zenga.
Oggi Simone Inzaghi non è più Scemone ma è il Demone e il suo calcio viene studiato in Europa per bellezza e funzionalità. Ha cambiato il finale della storia con il suo lavoro e grazie alla protezione fattuale dei dirigenti, magari pure per mancanza di vere alternative. Però la storia del (fu) Scemone da Piacenza dice anche che i club fanno bene a fottersene degli #Out dei social e a pesare i propri dipendenti nella quotidianità, anche a costo di diventare impopolari. Quindi sì... Ha fatto bene un anno fa l'Inter e stanno facendo bene oggi Milan e Juventus con Padre Pioli e l'odiatissimo Allegri.