Capello smentisce Mou: dissi ad Allegri di non accettare

"Il Milan ha meritato, è stata una bella partita, la Roma è stata anche un po' sfortunata ma il Milan mi è sembrata più squadra, consapevole della propria forza, con Ibra straordinario". Fabio Capello commenta così Roma-Milan. Il doppio ex parla a Radio anch'io sport su Radio1 e dice: "I rigori? Inutile parlarne, il calcio è anche contatto, una questione fisica e dinamica, io ho sempre suggerito una soluzione: un ex giocatore dovrebbe stare vicino al Var per far capire cosa succede e poi si discute. Sento miei colleghi che sottolineano: però c'è stato un contatto! Ma è logico, il calcio è uno sport di contatto. Quelli di ieri erano due rigorini, quello dato e quello non dato. Servono arbitri di personalità, che fischino meno. In Roma-Milan vedevo giocatori continuamente per terra e non avevano nulla".

Capello è stato il primo ad allenare Ibrahimovic in Italia, quando era alla Juve: "Quando venne da noi non sapeva calciare o calciava molto male, si è impegnato, è migliorato. La voglia e la costanza che ha dimostrato in quel periodo mi fece capire che sarebbe diventato un grande, maturando come idea di campo e si è visto in tutte le squadre in cui ha giocato". Per lo scudetto a Capello piace anche il Napoli: "Osimhen dà forza e grinta alla squadra, una potenza che mancava a questo Napoli, nel Milan Ibra è la personalità e la sicurezza che dà a tutta la squadra. Tra le due penso che il Milan abbia più personalità. La Juve? Avevo suggerito ad Allegri di non rientrare, gli dissi che sarebbe stato l'ombrellone di tutti i guai e così è stato".