24/01/2024 14:21
Considera Ancelotti il numero uno degli allenatori e sorride all'etichetta che gli è stata appiccicata, di gestore di campioni, ed elogia anche Josè Mourinho. In un'intervista a Marca Fabio Capello spara a zero. Si parte da Ancelotti
“Chi dice così non capisce niente. Questa è la cosa più difficile, di tutte: gestire lo spogliatoio, i giocatori, le stelle… Più stelle hai, più è difficile. E Carlo di stelle ne ha tante. Perché lì tutti vogliono essere LA star, non una delle star. Hahaha, è solo un gestore…Carlo è il numero 1 al mondo. Ha vinto ovunque abbia lavorato. È molto difficile vincere tanto quanto ha vinto Carlo. Va in Germania e vince, va in Inghilterra e vince, in Italia va e non è che vince, è solo che quello che fa è sempre un miracolo”.
Poi sull'esonero dello Special One aggiunge
“Non c’è rispetto, hanno fatto lo stesso con Paolo Maldini. Puoi licenziare qualcuno, perché il mestiere di allenatore comporta il rischio di andarsene in qualsiasi momento e te lo assumi. Ma poi non vedi l’ora di andare negli spogliatoi per dire a Mourinho che non è più l’allenatore della Roma o a Maldini che non è più il direttore sportivo del Milan. Per favore! Vieni, parliamo con calma e poi decidi tu cosa vuoi. Questo è rispetto per me, questa è educazione. Ma questo non accade solo nel calcio. La Lehman Brothers è andata dai suoi dipendenti, ha dato loro una scatola di cartone dove mettere le loro cose ed è uscita in strada… È il loro stile, ma non lo capisco. Se questo è il mondo degli affari, non lo capisco. Penso che a gente come Maldini, che è la storia del Milan, vadano raccontate le cose con rispetto, e aspettare che finisca la stagione. Puoi licenziare Mourinho perché è l’allenatore, ma non puoi dirglielo nello spogliatoio”