Callejon: Al Real grazie a Mourinho, pubblico Napoli 12esimo uomo

Madrid è sempre casa sua. Josè Maria Callejon considera ancora il Real un pezzo della sua famiglia e per lui – come per Albiol – la gara di mercoledì al Bernabeu per l'andata degli ottavi di Champions è doppiamente speciale. Parlando alla Sexta l'ala del Napoli, che da giorni è concentrato su questa sfida visto che in campionato ha saltato per squalifica la gara col Genoa, ricorda come arrivò alle merengues: "Lasciai il Castilla a 21 anni, mi sono fatto le ossa all'Espanyol. In una gara al Cornellà contro il Real mi si avvicinò Mourinho a fine partita. Mi disse se mi sarebbe piaciuto tornare a Madrid. Pensavo scherzasse e mi misi a ridere, non ci credevo. Qualche mese dopo però mi chiamarono dal club, grazie a Mourinho sono potuto tornare per giocare con la prima squadra e si è avverato un sogno. E' difficile trovare spazio lì con tanti campioni ma era un sogno che avevo da bambino. Mercoledì sarà una partita speciale, Madrid è sempre casa mia e per loro avrò sempre parole di ringraziamento. Avrò sentimenti contrastanti ma vogliamo passare il turno". A Madrid l'ambiente è "caliente" ma Callejon spiega che Napoli non è da meno: "E' impressionante, qui vedi cose uniche, il pubblico è davvero il 12esimo uomo. Da quando sono arrivato al Napoli mi hanno sempre appoggiato e sostenuto. Per questo do tutto per la squadra. Noi siamo un club in crescita, con tanti giovani. Vogliamo fare il salto di qualit e collocarci tra i migliori d'Europa".

Stefano Grandi