Calciopoli, dopo il ritiro del ricorso ora la Juve è chiamata all'ultimo passo

La Juventus si è arresa. Col ritiro dell'ultimo ricorso, l'ennesimo, presentato per riscrivere le sentenze di Calciopoli, il club bianconero ha dato definitivamente un taglio al passato. Con la nuova dirigenza sono finite le battaglie di principio che, sotto l'egida di Andrea Agnelli, avevano provato a cancellare i due scudetti persi "a tavolino", uno non assegnato nel 2004-05, l'altro invece consegnato all'Inter. Due scudetti che il popolo bianconero ha sempre avvertito come suoi, "vinti sul campo", e che la stessa Juventus ha sempre rivendicato, al punto da esporli allo Stadium insieme agli altri trofei. Ecco, la definitiva pacificazione con le istituzioni sportive e con lo stesso mondo del calcio italiano ci sarà quando la Juventus compirà l'ultimo, formale, a questo punto obbligato passo: ritirare i simboli di quegli scudetti dal suo impianto e riscrivere il conteggio dei tricolori vinti. Basta con i "38 sul campo": 17 anni di battaglie perse in tutti i tribunali e in ogni grado di giudizio hanno fatto definitivamente chiarezza sulla vicenda. Gli scudetti della Juventus sono 36.