Calciomercato Milan, Seedorf: Galliani dice che scelgo io chi gioca

Radio calciomercato lo dà come sicuro partente con il Milan che avrebbe scelto Donadoni come suo sostituto ma Clarence Seedorf sembra non soffrire le pressioni e i malumori di un ambiente destabilizzato al di là dei risultati e prova a concentrarsi solo su quello che è il suo primo derby da allenatore. Che potrebbe essere anche l’ultimo ma il tecnico olandese ci terrebbe tanto a lasciare il segno in ogni caso, iniziando da un successo sull’Inter in una stracittadina di cui  non teme di subìre la pressione: “Da allenatore sono più tranquillo perché posso agire anche su altre cose. Io ho sempre saputo vivere appuntamenti importanti con grande serenità, riesco a mettere le cose su un certo bilancio, dando il giusto peso”. E per rispondere a chi ha parlato di suggerimenti di formazione da parte di Galliani dice: “Non credo che devo dire oggi chi andrà in campo. Galliani ha sempre detto che io ho il potere di scegliere chi va in campo. Siamo in piena sintonia per fare gli interessi del Milan. Faccio l’allenatore io, non l’ad". Si prova a scardinarlo per chiedergli dell’eventuale presenza di Pazzini ma alla domanda se davanti Balotelli sarà da solo risponde così: “Balotelli da solo non può giocare, sempre 11 giocatori vanno in campo”.  E poi alla domanda su eventuali chiamate di Berlusconi chiude il discorso futuro: “Non voglio parlare di cose personali. Io ho già la conferma perché ho due anni di contratto. Io non ho letto niente e non comunico con la società attraverso la stampa”. Il desiderio è quello di lasciare (eventualmente) con il Milan in Europa League quando nessuno più ci credeva fino a due mesi fa: “Cercheremo di fare nove punti, abbiamo già fatto un grandissimo recupero. Speriamo che ce la facciamo con nove punti. Tutti quanti hanno capito l'obiettivo della società, tutti stanno remando in questa direzione. C'è unione nell'obiettivo. La gara di Roma ci ha dato qualche convinzione in più, abbiamo giocato contro una grandissima squadra. Nel secondo tempo abbiamo fatto qualche azione che poteva finire meglio, senza togliere meriti alla Roma". Seedorf ha visto la squadra carica: Sono molto contento che i giocatori  sentano l’orgoglio rossonero e si vede. E' un gruppo che vuole fare meglio e che è riuscito a cambiare una situazione negativo. L'anno è quasi finito e l'obiettivo è di finirlo in maniera dignitosa. I giocatori ritengono questa partita simbolica, l'idea è di dare una segnale ai tifosi". Sul momento difficile del calcio italiano, anche quest’anno fuori da tutte le finali europee, dice: "Da uomo di calcio e da italiano, tutti abbiamo il dovere di portare in alto il calcio italiano in Europa e di fare un'autocritica. Le partite possono avere delle storie, come l'altra sera: dove la Juve poteva fare gol. Non si può dire che la Juve non è all'altezza delle altre squadre in Europa. Il Napoli è stato sfortunato. Non è vero che l'Italia non ha valore. Ci vuole pianificazione, coraggio e anche tempo per costruire. Chi ha più forza economica può far le cose in maniera più veloce, ma non è garanzia di vincere. E' tutta una cosa assieme. Lo UTD sta passando una fase di transizione, è un ciclo che vale per tutti. Non bisogna disperarci. Vanno migliorati degli aspetti. Sono molto felice per Ancelotti, se lo merita dopo tante stagioni in club importanti e dove ha sfiorato di andare in finale. Poi c'è la mia ex squadra, alla ricerca della decima. Gli auguro di portare a casa un'altra coppetta. Atletico? Ho pensato che dobbiamo dare molto valore a ciò che abbiamo fatto in casa e nel primo tempo a Madrid. E' una delle squadre più in forma. E' bellissimo vedere quanti sono compatti, gli faccio dei grandi complimenti".

Stefano Grandi