Calciomercato Juventus, pagelle: senza Witsel niente lode

Se la Juventus potesse, forse, abolirebbe l'ultimo giorno di calciomercato. Storicamente indigesto (Elia, Hernanes, Bentner...). Ieri la tradizione ha avuto seguito con il "nulla di fatto" per l'arrivo di Witsel. E non basta il ritorno di Cuadrado alla corte di Allegri ha tracciare un bilancio positivo al 100% per un mercato che se resta da 10 manca della lode se non foss'altro per i dubbi di un centrocampo troppo cagionevole.

Il belga è risaputo ha aspettato come un pendolare qualsiasi il "sì" dello Zenit a Torino. I russi, come tutti coloro che non hanno bisogno di vendere a tutti i costi, ha continuato a giocare al rialzo fino all'ultimo minuto come fatto in tutte le ultime sessioni di mercato con mezza Europa. Marotta non ci è stato e, alla fine, ha chiuso la porta rispedendo via Witsel come un pacco qualsiasi di cui, probabilmente, si riparlerà a gennaio.

Il tutto ha bloccato la cessione di Hernanes in prestito al Genoa con buona pace dei tifosi juventini che dopo aver visto "svestire" il bianconero definitivamente ai vari De Ceglie, Martinez, Motta, Isla speravano di poter brindare all'operazione "zero zavorra".

Parte proprio da qui l'analisi finale del calciomercato dell Vecchia Signora che partito in pompa magna con le operazioni Pjanic, Benatia, Dani Alves, e poi Pjaca e Higuain, ha registrato nell'ultimo mese un paio di situazioni da leggere tatticamente e strategicamente. L'addio di Pogba ha risanato le casse che si erano, solo in parte, svuotate per i colpi di cui sopra. Chi pensava che Marotta e Paratici avessero in canna il colpo per il dopo Pogba sono rimasti sorpresi in negativo. Gli assalti ai vari Matuidi, Witsel, e compagnia sono andati falliti lasciando un  vuoto nel centrocampo di Allegri, se non numerico almeno prevedibile. Con Sturaro e Marchisio infortunati attesi a dimostrare la loro solidità fisica, anche Asamoah e Khedira non garantiscono, visto il loro recente passato, contuitià di gioco. Risultato? La coperta potrebbe essere corta, la speranza delle avversarie, anche se la versatilità di Cuadrado e Pjaca resta una garanzia di fondo.

Duttilità che molto probabilmente Allegri ha scelto di riportare anche in attacco. Mai vista dall'era del primo Lippi in poi una Juve con soli tre attaccanti di ruolo (Higuain, Mandzukic e Dybala). L'uscita di Zaza non è stata colmata ed il pensiero di una stagione lunga e logorante tra Champions e Coppa lascia anche qui un punto interrogativo.

Di fondo però resta una squadra, anzi due, a vedere la rosa vista anche la permanenza di Lichtsteiner, che può garantire alla Juventus la supremazia in Italia, il 6° scudetto da leggenda, mentre per la Champions è tutto da vedersi e da giocarsi. Alla fine il campo resta il giudice supremo. A lui si passa la palla, sempre, dopo ogni fiume di parole.

Luca Fusco