Calciomercato Juventus: Menez rimandato a giugno, Pirlo verso il rinnovo

La vittoria con la Roma per la Juventus ha avuto anche un effetto domino sul calciomercato: se prima c’era qualche dubbio sulle operazioni da fare ora il consolidamento del primato ha chiarito le idee definitivamente. Saranno pochissime le mosse che faranno i bianconeri in inverno. Andrà via un attaccante tra Quagliarella e Vucinic solo se dovessero chiederlo loro e non si comprerà nessuno a meno che non dovesse arrivare qualche occasione. Marotta è più concentrato sui rinnovi di contratto, da Pirlo a Pogba passando per lo stesso Conte, che sui nuovi acquisti. Né Menez  (per il quale se ne riparlerà a giugno) né Biabiany sembrano essere nel mirino. Nel suo lungo intervento alla Domenica Sportiva l’ad juventino si è mostrato ottimista sui tre nomi ancora in bilico per l’anno prossimo, specie su Pirlo, ed ha garantito che in estate ci saranno altri colpi come sempre successo negli ultimi anni. Su Pirlo un’anticipazione importante: “Non ci sono problemi, nè adesso, nè a giugno. Perchè Pirlo, sebbene sia in scadenza di contratto, è un giocatore che si è rilanciato nella Juventus. I rapporti tra società e giocatore sono ottimi, quanto prima andremo a prolungare la sua permanenza alla Juventus. La durata la faremo sapere nel momento in cui andremo a definire". Su Pogba la Juve dovrà guardarsi dall’offensiva del Psg: "Pogba è un giocatore chiaramente molto bravo, lo sapete tutti, e quindi su di lui ci sono gli di grandi club. Però anche la Juventus è una grande club, è una società abituata a comprare e non a vendere. Ma sono tutte situazioni che poi vanno affrontate più avanti quando saranno fatti i programmi da parte nostra, quando ci ritroveremo con i rappresentanti del giocatore per prolungare il contratto, perchè questo è un dato di fatto importante. Non c’è in programma un incontro in settimana ma a medio termine. Ma devo dire che il rapporto con ,l'entourage, con gli uomini di fiducia Pogba è ottimo, quindi anche da questo punto di vista siamo tranquilli".

FIDUCIA IN CONTE. Resta Conte, che questa estate è rimasto deluso per le cessioni di Matri e Giaccherini. Marotta si augura che possa continuare il ciclo alla Juve: “E' un obiettivo. Sarebbe bello poter sfatare questo tabù perchè quello che hanno fatto Ferguson, Wenger, sono cose veramente straordinarie. In Inghilterra si riescono a fare, in Italia no. In Italia credo che uno dei motivi principali sia la grandissima tensione e quelle che sono le esigenze che le piazza richiedono. Il ciclo di Antonio Conte è iniziato in maniera trionfante, ha vinto subito lo Scudetto il primo anno, la Supercoppa, la finale di Coppa Italia, E io credo possa continuare ancora perchè ha il pieno e totale appoggio da parte della società. Il rapporto con Conte è ottimo, il rapporto con questo allenatore che poi è il gestore, il vero artefice di questo nostro cammino è positivo. Anche per lui non vedo particolari allarmismi". Sull’esigenza di comprare un esterno offensivo Marotta spiega:  “E' evidente che gli esterni per lui rappresentano una leva molto importante nello sviluppo del gioco, però è riuscito comunque a creare i presupposti perchè la squadra possa agevolmente andare in marcatura, tanto che solo in una partita non abbiamo fatto gol; Nele ultime dieci partite abbiamo fatto 26 gol, subito uno solo. Direi che la duttilità tattica ci deve stare nel mondo del calcio, ci deve stare anche con un allenatore moderno e aperto quale è Conte, quindi il fatto che come esterni non siamo in questo momento coperti, anche perchè ci siamo ritrovati senza Pepe per più di un anno e mezzo, possa generare in lui, ma anche in noi società, l'esigenza di coprire questa lacuna. Ma è una lacuna molto marginale rispetto al valore di questo gruppo. Menez e Biabiany? Non è che sono bocciati, per l'amor di Dio, sono ottimi giocatori. Noi non abbiamo questa esigenza, il gruppo è numericamente forte, duttile dal punto di vista delle qualità”.

CAPITOLO CESSIONI. Ed anche sulle cessioni chiarisce: "Noi abbiamo cinque attaccanti che contando quelli che erano gli impegni della stagione e riteniamo che possano servire per tutta la stagione. Poi sta anche a quello che ogni giocatore pensa. Se Quagliarella avesse manifestato l'intenzione  di voler essere trasferito, evidentemente ne avremmo tenuto conto, ma in questo momento non abbiamo richieste. Chi è nella Juventus sa che nelle grandi squadre si fa una rosa di 24 elementi, dove i titolarissimi non esistono, ma esistono dei titolari: comunque giocatori che vengono utilizzati  di volta in volta. Conte è molto bravo nel centellinare la presenza anche dei cosiddetti, tra virgolette, comprimari, perchè bene o male hanno avuto tutti la possibilità di giocare. le competizioni ancora oggi sono tre e la rosa deve essere numericamente forte". Infine le prospettive future: “Questo è un gruppo che può ancora migliorare. tre anni fa abbiamo detto che ogni anno avremmo messo un giocatore di qualità, lo abbiamo fatto due anni fa, lo abbia fatto quest'anno  con Tevez e Llorente e con un giovane molto interessante come Ogbonna. Continueremo a farlo. La Juventus vuole vincere, vuole tornare a vincere, vuole essere competitiva. Questo però va di pari passo con un processo di crescita  da un punto di vista aziendale. Oggi noi abbiamo un fatturato in crescita, grazie anche al fatto che abbiamo sviluppato in modo molto consistente le risorse che la società ha a disposizione. Il fatto che abbiamo partecipato alla Champions League è garanzia di introiti e di ricavi importanti, ma non siamo ancora al livello dei grandi club. Cerchiamo di arrivarci e di avvicinarci il più possibile. Questo il primo obiettivo. Il secondo obiettivo è quello di crescere dal punto di vista qualitativo con un allenatore bravo come Conte, ci deve portare a essere competitivi".

Stefano Grandi