Calcio e scommesse, interviene anche Cannavaro: una malattia da eliminare

"La ludopatia è sicuramente un problema ma non si deve condannare il ragazzo, il giocatore, ma vanno aiutati e portati ad eliminare questa malattia, perché il fatto che sia un fortunato, un calciatore che tutti guardano, dovrebbero portare ad avere comportamenti esemplari. A volte inconsciamente stare in un gruppo ti porta ad essere un po' superficiali e commettere degli errori, che ti costano tanto. I giocatori devono capire che non si può fare. C'è una regola che è stata introdotta e va seguita. Si mettono sul cellulare, si capita su un sito, si inizia ad esser incuriositi, ma anche il semplice poker ti può portare a problemi seri. Nel gioco nessuno vince, il banco vince sempre. Si sa che si va incontro a perdite importanti''. Lo ha detto l'ex capitano della Nazionale azzurra campione del mondo nel 2006 Fabio Cannavaro, durante il Laboratorio Academic Gym 'Il Giurista entra in campo' con Guglielmo Stendardo alla Luiss.

Cannavaro ha poi parlato anche di Spalletti.  "E' il miglior allenatore che abbiamo in Italia, quello con più esperienza nel nostro calcio. Se pensiamo però che Spalletti da solo possa risolvere tutti i problemi ci stiamo sbagliando. Lui ha bisogno dell'aiuto della Federazione, della Lega e delle squadre. In questo momento Spalletti ha una situazione non facile: il ct di prima è andato via in un momento delicato, tempo non ce n'è, dobbiamo qualificarci all'Europeo e sarebbe pazzesco non riuscirci - continua l'ex difensore - Sicuramente non dobbiamo pensare alla partita dell'altra sera, l'Inghilterra ha giocatori molto più forti di noi". Cannavaro ricorda poi che "le altre Nazionali corrono: penso alla Francia, dove hanno fatto dei centri in cui far crescere i giovani, non solo per farli giocare a calcio ma anche per farli studiare".