Borja e Keita: Ecco come possiamo battere il Barcellona

Uno è spagnolo di nascita, l'altro è cresciuto nelle giovanili del Barcellona: tocca a Borja Valero e Keita presentare la partita di Champions di domani contro Messi e soci. All'impresa ci credono entrambi. Borja carica la squadra: “Credo che dobbiamo credere nella nostra forza, il Barcellona condiziona la partita ed è difficile gestire una gara così. In campionato proviamo a gestire la palla, ma qui è diverso: dobbiamo essere consapevoli di questo e giocarcela. Credo si possa battere, se no non si giocherebbe questa partita. Dobbiamo avere fiducia ed essere consapevoli che possiamo far loro male". Anche se spaventa il possesso palla e il palleggio degli azulgrana: “Loro hanno nel Dna questo palleggio. E' difficile andare in campo e pressare bene, poi loro pressano in avanti molto forte quindi è complicato. Non è casualità che i club spagnoli mettono sempre in difficoltà, ma si è visto che possono essere battibili e va trovato il modo di farlo. La squadra favorita è il Barcellona, noi siamo arrivati in Champions dopo tanti anni di assenza. Dobbiamo sapere cosa facciamo ed essere coscienti di che possiamo ottenere".Non si sa ancora se Messi ci sarà o meno: “Se c'è sarà una differenza. E' uno dei più grandi al mondo se non il migliore. A ogni modo noi abbiamo preparato la partita per entrambi gli scenari, immaginando cosa potrà succedere in entrambi i casi. Noi comunque sappiamo della loro forza, poi paura mai. Abbiamo fiducia in noi stessi e lo abbiamo dimostrato. Vediamo cosa succederà. Il Barça ha un modo molto particolare di giocare, sono abituati a gestire il pallone. Per noi cambia tanto, tra le nostre armi però c'è anche la possibilità di aspettare e andare in contropiede. Vedremo cosa succederà, speriamo di poter gestire la palla un po' di più ma il contropiede è una nostra arma". Mentre il palleggio stile Barca è un'arma che sente anche sua: "Io sono cresciuto nel Real Madrid, che non ha lo stesso stile di gioco. Ma quando eravamo piccoli ci hanno insegnato quello stile, quindi potrei assomigliare al giocatore tipo del Barça. Mi piace avere il pallone tra i piedi, i compagni vicini per giocare in uno-due, usando quello stile che ho sfruttato molto nella Nazionale spagnola". Anche Keita sente molto la sfida: "La partita di domani sarà molto speciale. Io sono stato nel vivaio del Barcellona, mi ha dato tantissimo, ma ora voglio vincere qui. Ci sono stato sette anni, sono cresciuto tantissimo anche a livello personale. C'è una filosofia che ti insegna tantissimo e mi sono portato dietro cose che avrò sempre con me. L'andata non è stata semplice, non lo è mai giocare lì. Domani dobbiamo essere fiduciosi e consapevoli della nostra forza. Così possiamo far male al Barcellona". Keita non sta ancora rendendo come ai tempi della Lazio: "Io sono ancora giovane. Lavoro ogni giorno per migliorare. Penso che col tempo e gli anni di esperienza migliorerò sempre. Ci metto tutto per farlo". Come si batte il Barcellona? "Noi siamo una squadra completa in ogni posizione. Abbiamo grandi giocatori, anche dalla panchina. Siamo una delle migliori difese d'Europa e stiamo facendo tantissimi gol. In generale abbiamo molta forza. Se ci mettiamo tutti assieme possiamo fare una grandissima partita". Il gol gli manca ma solo un po': "Qui se non fai gol sei scarso e se segni sei un fenomeno. Io sono tranquillo, a disposizione. Il gol arriverà. Sono concentrato sul vincere le partite, se poi segno io o Borja non è importante".

Stefano Grandi