20/02/2019 16:30
Non ha mai avuto tanta popolarità dai tempi dell'appellativo "Bello di notte" coniato per lui da Agneli. Zibì Boniek sta godendo in questi mesi della popolarità riflessa di Piatek, visto che tutti si rivolgono a lui, attuale presidente della Federcalcio polacca, per chiedere le ragioni di questo boom del bomber del Milan. Lo hanno fatto anche i polacchi di Przegląd Sportowy e Zibì ha spiegato: "Ha acquisito ciò che è più importante per un Pistolero, cioè la velocità dell'esecuzione. Ricarica istantaneamente la pistola e preme il grilletto. La velocità è uno degli elementi più difficili da migliorare. Molto dipende dal lavoro, ma anche dalla genetica. Ha un ottimo tempo di reazione. Funziona in un batter d'occhio, non riflette, non analizza, ma prende le giuste decisioni. Questo è quello che deve essere, cioè una frazione di secondo più veloce del suo avversario. Gli ultimi due gol con l'Atalanta sono stati un misto di istinto, concentrazione, velocità e forza. Il primo gol di Bergamo? Con questo colpo ha mostrato l'istinto omicida, che ha sempre avuto. Il primo gol oscura l'altro, ma anche quello di testa è stato fantastico: uno spettacolo di forza, flessibilità, tempismo, riflessi, coordinazione. Circondato da così tanti avversari era molto difficile".