Benitez: Cercate sul web che dicevano Marotta e Buffon su sudditanza

Quella sconfitta con la Juventus, che potrebbe aver indirizzato il campionato del Napoli su binari diversi, è accantonata solo a parole per il momento. A Benitez non è andata giù la coda di polemiche risentite e di repliche alle sue rimostranze sull’arbitro e sceglie ancora una volta la strada dell’ironia per tornare sul discorso-sudditanza arbitrale: “Grazie a internet abbiamo la possibilità di mettere una parola-chiave, Buffon-arbitri-Parma o Allegri-Muntari-Milan o Marotta-Sampdoria-Lazio-arbitri e vediamo cosa esce. Non siamo nati ieri, ma…ci può stare”. Benitez ribadisce di essere favorevole alla goal technology: “Aiuterà molto, sicuramente”. Messa una pietra sopra sull’aspetto polemico c’è da assorbire la botta psicologica: “Abbiamo metabolizzata la sconfitta con la Juve, tutti hanno visto che meritavamo di più, dopo un primo tempo non perfetto in cui non abbiamo fatto quello che mi aspettavo, ma con una bella ripresa, ma ora dobbiamo pensare alla Lazio, una gara che però non è decisiva perché ne restano altre 19. Noi comunque abbiamo fiducia e pensiamo di poter andare a Roma a vincere, con la mentalità giusta”.

MERCATO CHIUSO - Poi una pietra tombale sul mercato: “Il mercato in uscita è chiuso. Nessuno parte, né Jorginhò, né Inler, né altri. Mancano 20 partite in campionato più le coppe. Il mercato in entrata dipende dalle opportunità. Non perdete tempo sui nomi che girano”. Poi un manifesto d’intenti, partendo dalle parole dell’agente di Mertens che si è lamentato dello scarso utilizzo del suo assistito: “I procuratori stessero zitti, capisco che devono fare il loro lavoro ma a me serve solo che i giocatori pensino a lavorare sul campo. Mi aspetto che ci sia competizione tra tutti, è una cosa positiva per la squadra se vogliamo fare qualcosa di importante. Strinic e Mesto hanno lavorato bene ad esempio, e vedremo chi giocherà ma vale per tutti. Per Inler, per Jorghinho e con tante partite da giocare ci sarà bisogno di tutti. Lorenzo faceva un lavoro eccezionale, tra difesa e attacco. Mertens invece bada più alla fase offensiva, mentre de Guzman è quello che corre più di tutti. Più di Callejon, più di Maggio. E' per questo che spesso mi sono affidato all'olandese”. Con la Lazio è una sorta di spareggio per il terzo posto: “Stanno giocando bene e hanno fiducia, segnano tanto nel primo tempo perché partono con intensità, sono forti fisicamente ma anche veloci. Per me anche Samp, Genoa, Inter, Milan e Fiorentina sono in corsa per il terzo posto come noi, è il campo che dirà la sua verità”. L’anno scorso il Napoli fece 4 gol all’Olimpico: “L'anno scorso avevamo Lorenzo, Pandev e Dzremaili che segnavano tanto. Quest'anno abbiamo più attaccanti che fanno la differenza, ma abbiamo meno facilità di andare in gol. Aspettiamo che arrivi il momento giusto. Se facciamo come l'anno scorso arriviamo al terzo posto. Dobbiamo mantenere a galla la difesa e se continuiamo così la squadra sarà dove dev'essere, anche se è difficile. Il calcio italiano è molto complicato, si lavora molto tatticamente. Noi abbiamo la qualità e la condizione fisica per fare un buon girone di ritorno". 

Stefano Grandi