Ancora Guardiola: Ho battuto la Juve grazie a Cruijff, mi sono chiesto cosa avrebbe fatto lui

Pep Guardiola ricorda con commozione il maestro Johan Cruijff: "Se ho deciso di fare l'allenatore è perché Cruijff mi ha inculcato l'idea che puoi dominare il gioco. Lui ci ha aiutato a farlo. Era una persona speciale, ci diceva che giocavamo male perché correvamo troppo. Tutto quello che avevi imparato non serviva nulla: lui spiegava l'opposto. Ci ha aperto gli occhi per farci diventare qualcosa di diverso: è stato un privilegio averlo come allenatore. Come se ci avesse dato una nuova grammatica, parliamo di cose che lui ci ha portato e che non conoscevamo. L'arrivo di Johan a Barcellona è stato più di una rivoluzione: prima di lui non c'era niente. Dicono avesse molti difetti, ci mancherebbe. Ma aveva fede in tutto quello che faceva ed era potente con i potenti, difendendo i più deboli. Contro la Juve, quando eravamo quasi eliminati, mi sono chiesto cosa avrebbe fatto lui: è andata bene. Non basta la conoscenza, è necessario fare le cose: e lui le faceva, insisteva con le sue idee. Messi è quello che meno corre ed è il miglior alunno di Cruijff. Una statua? Sarebbe superficiale. Ci ha fatto amare tanto il calcio che sarà impossibile dimenticarlo".