Anche la Juve è Cr7-dipendente, ma in campionato un po' di più

Quando il tecnico del Barcellona Valverde ha presentato in conferenza la sfida con l'Inter in Champions non ha fatto il vago, l'ha ammesso: “Siamo Messi-dipendenti perchè lo sarebbero tutte le squadre”. Poi è chiaro che si può giocare, e vincere, anche senza la Pulce ma se in squadra hai un Fenomeno è logico giocare per lui. Il dubbio s'era insinuato anche in casa Juventus: a vedere la squadra vincere anche senza le prodezze di Ronaldo ci si stava abituando. Qualcuno già iniziava a sussurrare: come succedeva con Higuain la Juve non gioca “per” Cristiano ecco perchè fa meno gol. Poi puff, ecco la doppietta di Empoli: tre punti preziosi e pesanti targati Cr7 e tante parole da rimangiare. Anche la Juve è Ronaldo-dipendente e non solo perchè il portoghese è decisivo anche quando non segna, anche con la sua sola presenza che spaventa gli avversari, ma perchè quando le cose si mettono male entra in ballo a risolverle. Da solo o in compagnia. E questo si nota paradossalmente più in campionato che in Champions. Era successo col Napoli, quando aveva fatto rialzare la squadra tramortita dall'avvio super degli azzurri: mise lo zampino in tutti e tre i gol della rimonta, pur senza segnare. Era successo in altre gare ed è ri-successo ieri con i due gol che hanno ribaltato il risultato di Empoli. Ad Allegri hanno chiesto: E' la prima partita che non avreste vinto senza Ronaldo? E lui ha risposto serafico: "Ronaldo è un giocatore della Juventus, che fa delle giocate importanti, stasera ha fatto un gol straordinario, da campione quale è". Per poi sottolineare: “La Juve su 13 gare ha vinto 12 volte, ha pareggiato una volta per combinazione... ci sono anche gli avversari, noi siamo in un momento dove abbiamo giocato tante partite e magari c'era un po' di... stanchezza no, è una vittoria meritata contro una buona squadra. Poi il campionato è differente dalla Champions, perchè in Champions giochi comunque contro squadre che ti lasciano spazio, c'è meno tattiche, giocano per vincere. In campionato è diverso, sono 38 tappe dove tu devi mantenere la regolarità. Ho sempre detto che in campionato è impossibile giocare bene tutte le partite, i ragazzi hanno giocato bene fino al 55' col Genoa, con l'Empoli abbiamo fatto i primi 10 minuti bene, poi meno bene. Poi i ragazzi hanno fatto un buon secondo tempo. E avevo detto ai ragazzi che sarebbe stata una partita difficile, che comunque in un modo o nell'altro bisognava vincerla. E i ragazzi l'hanno fatto".