Ancelotti: La Juve mai andata via, Milan da aspettare e Napoli super

“La serie A è diventata più competitiva, ci sono squadre che contendono lo scudetto alla Juve come il Napoli e l'Inter: Spalletti non ha le coppe e può allenarsi bene, poi ci sono Lazio e Roma”. Intervistato da Radio Anch'io lo sport Carlo Ancelotti, un mese dopo l'esonero dal Bayern, punta i riflettori sul nostro campionato e parla anche del suo futuro. Un po' di amarezza per le sorti del “suo” Milan: “Purtroppo il Milan è un po' dietro. Loro però hanno cambiato molto di più rispetto alle altre, è nella logica delle cose. Una ricetta per uscire dalle difficoltà non c'è, nel calcio non ci sono maghi, serve pazienza, servono giocatori funzionali al progetto. Il Milan ha investito tanto ma non bastano sei mesi e tanti acquisti per rifare tutto, la bacchetta magica non ce l'ha nessuno. E' difficile avere i top-player la linea è prendere i giovani da far crescere e su quelli innestare giocatori importanti”. Poi si passa alle big: “E' tornata la Juve? E quando è andata via? Il Napoli però ha trovato continuità e Sarri è molto bravo. Ha trovato una struttura societaria brava a dargli 2-3 anni per costruire una squadra di livello. Ci sono stati problemi e discussioni col presidente ma hanno fatto un binomio che sta dando risultati”. Dopo aver lasciato la Germania Ancelotti ora si guarda attorno: “Il campionato inglese è interessante ma anche altrove, in Germania come in Italia. In questo momento non ho idea di quale possa essere il futuro migliore. Ct della Croazia? Ogni giorno ne salta fuori una, prima che vado al Chelsea così Antonio si arrabbia, poi la Cina, poi l'Everton, aspetto il 30 giugno che scada il contratto col Bayern e vediamo che opportunità ci sono. Mi vedo bene su ogni panchina, anche la nazionale e la Roma ma poi magari salta fuori che voglio la Roma e Di Francesco si arrabbia”. Ultime riflessioni su Var e sui giovani cui dare spazio: “La Var è arrivata troppo tardi, doveva arrivare prima. Ora penso che siano quasi tutti d'accordo, ho assistito anche ad una riunione della Fifa e penso sarà adattotata anche ai prossimi Mondiali, è una cosa nuova e bisogna abituarsi ma penso sia una novità positiva. Utilizzare più giovani? Se sono bravi vanno fatti giocare, in Italia ci sono Verratti, Insigne, Belotti, Gagliardini ci sono e giocano”.

Stefano Grandi