Ancelotti: Il Milan potrà tornare in alto con proprietà cinese

Il suo cuore batte ancora per il Milan. Anche se Carlo Ancelotti, dopo aver allenato top club come Chelsea, Psg, Real Madrid e Bayern ("mi trovo molto bene qui. E' un grande club guidato da ex giocatori che conoscono benissimo il calcio. Mi piacerebbe aprire un ciclo, ma il nostro lavoro è legato ai risultati, che non si possono controllare, basta pensare a cosa è successo a Ranieri con il Leicester") è il più global degli allenatori italiani, il passato non si dimentica (" Credo che la chiave della mia carriera sia legata alla prima finale di Coppa Campioni col Milan a Manchester contro la Juventus. E' lì che ho svoltato perché è stata la prima grande vittoria"). Parlando a Radio Anch'io lo Sport su Radio 1 il tecnico del club bavarese fa gli auguri alla sua ex società che sta per cambiare padrone dopo la ricca era Berlusconi: "Ci sono due aspetti: uno il dispiacere di vedere il Milan senza Berlusconi, anima della società; dall'altra la curiosità di vedere questa nuova proprietà che dovrà fare gli investimenti necessari per riportare il Milan al top. Penso che la proprietà cinese abbia le capacità di reinvestire e riportare in alto il club rossonero, quindi sono curioso". Ancelotti dice la sua anche sul nuovo stadio per la Roma: "Credo che sarebbe una svolta positiva per tutto il calcio italiano perché apre uno spiraglio per ammodernare gli impianti di tutta Italia. Io credo che sia una componente molto importante per ogni giocatore. Nella motivazione generale conta il 20-30%. E' chiaro che lo stadio pieno migliora la concentrazione e la motivazione diventa più alta". Infine un pensiero alla Champions: "Incontrare la Juve ai quarti? Non so se è meglio trovarli subito o dopo. Non cambia molto. Di certo è che la Juve è più competitiva rispetto agli altri anni. Ha trovato continuità e qualità che non aveva in passato"

Stefano Grandi