Ancelotti ha il piano-B, col 4-2-3-1 rischia Hamsik

Quante volte negli ultimi tre anni si è sentito dire che il Napoli non aveva un piano-B? Gli schemi rigidi di Sarri che, dopo essere stato convinto ad abbandonare la formula-Empoli col trequartista, si era innamorato del 4-3-3 intoccabile sono stati la forza e il limite della squadra azzura nelle ultime stagioni ma non sarà più così. Ancelotti è stato chiaro: giocano tutti e si può cambiare. In questa pre-season il tecnico è partito col 4-3-2-1 puntando su Hamsik regista ed alternando i due dietro la punta ma il piano-B esiste. Dovesse fallire l'esperimento dello slovacco alla Pirlo, il Napoli potrebbe cambiar pelle e passare al 4-2-3-1 con due mediani (Allan e Rog, ma anche Diawara e lo stesso Fabiàn) e tre aggressori alle spalle del centravanti. Del resto il reparto dove più abbonda la rosa partenopea è proprio quello offensivo. Se è vero che forse manca ancora un centravanti completamente affidabile, tra esterni alti, trequartisti e mezze ali offensive non c'è che da scegliere ed egualmente rimarrebbe fuori qualche big. Perchè dunque sacrificare proprio il settore dove c'è più qualità? Con Insigne, Mertens, Zielinski, Callejon, Verdi e lo stesso Ounas lasciando il 4-3-2-1 sarebbero in 4 a dover far panchina. Uno spreco, se vogliamo. Per ora Ancelotti crede nell'albero di Natale ma se dovesse avere qualche perplessità sulla tenuta di Hamsik play (o comunque in certe partite dove cambiar modulo sarebbe una risorsa importante) l'alternativa c'è e probabilmente si potrebbe vedere già a tratti stasera nell'amichevole col Borussia Dortmund o domenica contro il Wolfsburg.

Stefano Grandi