Sport E Vai  Sport e Vai
Sabato 4 Maggio 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Ancelotti: Da bimbo tifavo Inter, ecco che serve al Milan

18/12/2018 09:47

Ancelotti: Da bimbo tifavo Inter, ecco che serve al Milan |  Sport e Vai

Il suo Napoli che cresce, il pensiero sul Var, l'affetto per il Milan nonostante da piccolo tifasse nerazzurro. Parla di tutto a Tiki Taka Carlo Ancelotti che rivela sul suo primo amore calcistico: "Da bambino ero simpatizzante per l’Inter, ma dopo quella simpatia è stata offuscata o addirittura cancellata dagli anni passati al Milan. L’Inter ha una società forte, che ha voglia di investire e di tornare ad alti livelli. Credo sia solo una questione di tempo. Gattuso? Ha fatto già bene in questa sua esperienza al Milan, ha preso la squadra in un momento di difficoltà, l’ha tirata su e gli ha dato un’identità. Certo, le ambizioni del Milan sono quelle di fare un campionato di vertice, ma bisogna avere pazienza, credo occorra fare degli innesti di qualità sul mercato. Ibra? Credo sia stata una decisione più di Zlatan che del Milan, da quello che risulta». Sul Napoli, dopo aver spiegato la sua teoria del turnover (“L’ho fatto fino all’altro giorno anche perché era legato alle partite di Champions. La qualità della rosa è alta e cambiando i giocatori il rendimento della squadra non ne risente”) ecco la difesa di Milik: “Milik è un ragazzo molto giovane che viene da due anni di infortuni e questo non va dimenticato. All’inizio ha giocato un po’ a corrente alternata, ora sta trovando continuità e speriamo che prosegua in questo modo. Abbiamo parlato di Milik, ma possiamo parlare anche di Mertens e Insigne. E’ paradossale che si parli di Cavani, che è molto amato a Napoli, quando i nostri attaccanti hanno fatto tantissimi gol”. Poi l'elogio viscerale della città: “Napoli ha dei panorami e delle viste uniche. Ha un grande clima e i napoletani sanno vivere bene, anche attraverso le difficoltà e i problemi. Hanno grande passione e non si prendono mai troppo sul serio, come invece accade da altre parti. È una città abituata a vivere nelle difficoltà e lo fa in maniera molto positiva. Mi piacerebbe cantare ‘O surdato nnamurato’ al San Paolo dopo una vittoria. Perché solo in quelle occasioni si può cantare. De Laurentiis mi ha chiesto di fare il massimo per tenere questa società ad alti livelli, cosa che era già prima del mio arrivo. La discriminazione territoriale? Ci sono delle regole molto precise e io credo che la Federazione, attraverso il presidente, abbia fatto un bel passo in avanti, sensibilizzando anche gli arbitri che poi alla fine sono quelli che prendono le decisioni. A Bergamo, per esempio, ho trovato un ambiente molto positivo, c’è stato rispetto per la squadra avversaria. Un passo avanti c’è stato, ma dobbiamo migliorare a livello di educazione negli stadi”. Il tecnico azzurro parla anche di Cristiano Ronaldo: "L’ho visto quando abbiamo giocato contro la Juve, ma dopo non ci siamo sentiti. Mi sembra il solito Ronaldo: è un giocatore sempre molto determinante e motivato, non credo sia cambiato rispetto a quando l’ho allenato. Resta un giocatore top, che fa la differenza”. Un suo cavalo di battaglia è il Var:- “Il VAR è una tecnologia che va migliorata, ma che serve al calcio. Come tutte le innovazioni, all’inizio c’è qualche incertezza, ma siamo sulla strada giusta. La partita è stata in equilibrio, il Toro ha fatto la partita che doveva fare, ha giocato con grande energia e poi alla fine l’episodio ha determinato il risultato”. Ultima riflessione sull'Europa League: "Ci teniamo molto: non siamo riusciti a fare il viaggio europeo dalla porta principale, ma vogliamo andare avanti il più possibile in Europa League. Negli ultimi anni l’Europa League è stata vinta da top club come Atletico Madrid, Chelsea e Manchester United. È un’opportunità che abbiamo per restare competitivi”.


Tags: inter ancelotti milik

Articoli Correlati