Ancelotti: Col Barca non temo pressione ma perché si gioca alle 18?

Si è divertito a lasciare qualche dubbio sulla formazione, ha preannunciato qualche sorpresa in campo, si è detto tranquillo e non angosciato per la pressione che mette il Clasico ma una cosa a Carlo Ancelotti non è chiara: “Perché Real Madrid-Barcellona si gioca alle 18 e non alle 21 quando noi abbiamo avuto meno tempo per recuperare? Non me lo spiego anche se sono tranquillo perché stiamo bene fisicamente”. Nessuna polemica invece per l’ok a Suarez, che potrà giocare dopo la squalifica che finisce il 25 ottobre: “Non è un mio problema, rispetto la sua qualità ma non cambia la mia idea di partita se gioca o no, è un giocatore fantastico ed è una buona notizia che possa giocare nella Liga”. Sul Barcellona belle parole: “Ha un nuovo allenatore e nuovi giocatori dopo una stagione senza titoli, sono molto motivati. Anche su di noi c’è la pressione, è normale, contro di loro non abbiamo fatto bene l’anno scorso e speriamo di riuscirci stavolta. Arriviamo in condizioni migliori e confidiamo in un buon risultato. Non so se è il miglior Real da quando sono qui ma sono soddisfatto”.

LA PRESSIONE - Ancelotti sa che tutto il mondo vedrà questa partita: “Non c’è da nessuna parte della terra una sfida con questa qualità. Squadre perfette non esistono, neanche noi lo siamo. Io devo pensare ai loro punti deboli, abbiamo studiato a lungo questa gara che sarà vista da tutti. Non sento la pressione, vorrei regalare qualche sorpresa. L’anno scorso non ci sono riuscito, altre volte sì”. Una sorpresa è prevista anche nella formazione: “Non giocherò con la difesa a tre ma potrei mettere una punta in più e un centrocampista in meno. La chiave però è sempre difendere bene e la stessa cosa penserà anche Luis Enrique”.

Stefano Grandi