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Ancelotti: Allegri molto pratico, nutro riconoscenza infinita per Cr7

28/09/2018 12:11

Ancelotti: Allegri molto pratico, nutro riconoscenza infinita per Cr7 |  Sport e Vai

E' forse la prima volta da quando è arrivato a Napoli che Ancelotti tradisce un pizzico di ansia per una gara. Quasi impercettibile, eppure c'è. Domani c'è la Juve, non è una partita qualsiasi. Il tecnico del Napoli si chiude a riccio sulle scelte che farà: Allegri ne ha rivelati 7 lui zero: “Nomi non ve ne do, sicuramente giocherà anche qualcuno che ha giocato mercoledì col Parma ma stiamo bene e motivati per giocare questa partita. I dubbi per me sono aumentati dopo la gara infrasettimanale perchè mi hanno messo in difficoltà: che Malcuit facesse così bene ad esempio era una speranza, nei fatti ha fatto una grande partita. Meriterebbero più di 11 di giocare per quello che hanno dimostrato ma la formazione è un problema mio. Sappiamo che per tutti è una partita particolare. E' un test importante per valutarci, finora il livello è stato buono per me. Sono fiducioso che non ci sia un passo indietro, arriviamo alla Juve nelle condizioni ottimali”. Nella sua carriera vincente Ancelotti proprio alla Juve non ha vinto: “A Torino ci sono già tornato, la Juve fa parte del passato ma non è stato un neo, mi sono trovato benissimo anche se non ho vinto. Non è stata un'esperienza negativa, mi ha aiutato a crescere e a capire una grande società”. Il cambio di guida tecnica non dovrebbe creare un problema particolare alla Juve, secondo il tecnico azzurro: “Allegri ha esperienza e sa come giochiamo, non ci sono più segreti, si sa sempre tutto con la tv e i video. Max è un grande allenatore, esperto e con tanta praticità, è molto molto pratico, riesce a tirar fuori il meglio dalle qualità che gli mettono a disposizione. Non so se in lui c'è qualcosa di Ancelotti ma c'è la conoscenza di un calcio legato ai giocatori che hai”.

QUANTO VALE CON LA JUVE - Dopo anni passati a guidare la squadra da battere, con Psg, Real e Bayern, ora le cose sono cambiate e domani il Napoli avrà meno pressione perchè non è favorito: “Il lavoro pratico da fare con la squadra per queste gare non cambia, devi stare attento che non ci sia eccesso di nervosismo e preoccupazione, non si devono fare alchimie per motivare i ragazzi. Meno si parla e meno danni si fanno. La partita perfetta per me sarebbe tenere possesso palla più possibile, magari 95%, tutte le volte che hai l'occasione devi segnare e tutte le volte che fai un tackle lo vinci”. Resta una sfida importante da non caricare troppo: “Vale tre punti, non di più, arriva anche in un momento fresco del campionato, certo c'è anche l'aspetto mentale: tre punti ci darebbero grande entusiasmo, non dimentichiamo che siamo giovani. Mi è di aiuto avere giocatori esperti come Albiol e Callejon. Sia noi che loro cercheremo di limitare le rispettive qualità, non mi interessa sapere chi è favorito. Per un pari non ho mai firmato in vita mia, dobbiamo cercare di ripetere quanto fatto nelle ultime gare anche se aumenta il grado di difficoltà”. Tra le qualità della Juve c'è Ronaldo, che Ancelotti conosce bene ed ha allenato al Real: “Per lui nutro infinita riconoscenza, al di là dei gol che ha fatto quando c'ero io anche per le qualità umane e professionali che ha mostrato, sono felice che sia in Italia perchè è un valore aggiunto per il nostro calcio. Per me dovrebbe vincerlo sempre il Pallone d'oro, quest'anno è stato premiato Modric cui sono affezionato come Ronaldo e va bene così”. A Ronaldo dovrebbe pensarci Koulibaly (“uno dei migliori difensori centrali del mondo”) ma è il gioco di squadra che gli interessa: “Stiamo migliorando sugli errori commessi, c'è stata molta autocritica e le cose sono migliorate presto”. Con Ancelotti Insigne sta facendo progressi anche come goleador: “Non facciamo paragoni con Del Piero che quando venni io alla Juve era giù un campione, Lorenzo penso sia contento di giocare nel ruolo che sta facendo, ci sta dando vantaggi non solo a livello offensivo, tra le cose che più mi stanno dando soddisfazioni è il lavoro di tutti gli attaccanti. Il rimpianto maggiore tra Genova e Belgrado? Tutte e due”.

Stefano Grandi


Tags: napoli allegri ancelotti

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