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Allegri risponde a Capello dopo i 5 giorni in cui tutto è andato a mare

01/11/2021 14:13

Allegri risponde a Capello dopo i 5 giorni in cui tutto è andato a mare |  Sport e Vai

Il cerino acceso è rimasto in mano a lui. Max Allegri è sempre più solo nel tentativo di resuscitare una Juve che sembra spenta dentro ma ci crede ancora. Confida nell'aria di Champions per ridare benzina a un gruppo chiamato a chiarirsi faccia a faccia in questi sei giorni di ritiro, ultima chance di dare una scossa ad un ambiente depresso. Domani c'è lo Zenit e la possibilità di chiudere in anticipo il discorso qualificazione ma Allegri sa che si tratta del minimo indispensabile e che occorre altro

"Siamo tutti arrabbiati e dispiaciuti, in 5 giorni abbiamo buttato a mare quel che abbiamo costruito in un mese e mezzo. Eravamo tornati invece siamo ricaduti: ci deve far riflettere e dobbiamo lavorare. Su 15 gol presi ne abbiamo presi 11 in 6 partite contro squadre con cui, con tutto il rispetto, giocano dal decimo al ventesimo posto. La Champions è il primo obiettivo della stagione, centrarlo sarebbe bellissimo. Ci metterebbe in condizione di lavorare più tranquilli, lavorando di più sul campionato".

Poi si passa ai singoli

De Ligt e Chiesa stanno bene. Indisponibili Kean, De Sciglio e Ramsey, gli altri sono a disposizione e domattina deciderò chi far giocare. Arthur e Locatelli? Giocando tante gare è difficile avere una coppia fissa che possa giocarle tutte. Potranno giocare insieme o no, poi dipende da chi metterò in campo oltre i tre centrocampisti. L'importante è lavorare ed essere compatti in modo diverso da quanto visto a Verona o in occasione del gol subito col Sassuolo

Per Allegri il problema non è la difesa a 4 o a 3

Se avessi la certezza che passando a tre non prenderemmo gol, passerei anche a sette. Non è questione di quello ma di migliorare la fase della partita e della difesa in alcune partite. Comunque, anche a San Pietroburgo, la fase difensiva non è stata buonissima, abbiamo lasciato loro occasioni favorevoli in una gara dove tutto sembrava facile. Serve alzare le antenne contro squadre di questo tipo, i numeri sono inconfutabili, da lì non possiamo scappare. Dobbiamo stare zitti e lavorare, chi vince è bravo, chi perde ha torto. Dobbiamo giocare e vincere, poi spiegare perché lo hai fatto serve a niente ed è tutta roba che resta lì. Ora c'è solo da stare in silenzio. Di che devi parlare?

Sulla possibilità del tridente spiega

"Morata, Dybala e Chiesa hanno già giocato col Sassuolo o mi sbaglio? Le squadre si possono permettere tutto e il contrario di tutto. Dipende come stanno i giocatori: Chiesa domenica non c'era, domani c'è, magari giocherà dall'inizio"

Capello ha detto che gli aveva consigliato di non accettare la Juve perché avrebbe finito per diventare l'ombrellone dei problemi dei bianconeri

La sfida l'ho accettata. Voglio stare il più a lungo possibile alla Juventus per tornare a vincere. Non è facile. Io mi sento allenatore della Juventus. Tornare a vincere non è facile, servono tempo e costruzione: stiamo lavorando con club e giocatori: le cose non stanno andando bene in campionato, cinque giorni fa sì, in cinque giorni abbiamo buttato via tutto. Ora un pezzettino alla volta: ora l'obiettivo è la Champions domani, poi penseremo alla Fiorentina per sabato".

Il ritiro serve anche a questo

"Ho una squadra intelligente che capisce che in momenti così, come post Sassuolo e post Verona, non serve alzare la voce. Siamo in un momento no, fare due sconfitte così, nessuno se l'aspettava. Bisogna reagire, ovvero fare una bella partita, vincere più contrasti, duelli aerei, per portare la gara dalla nostra parte. Il Verona ha fatto 25 falli, noi 8 E' questione di approccio tra grandi partite e cosiddette partite normali. I campionati passano dalle partite 'normali', noi quelle le abbiamo sbagliate. E' molto semplice, dobbiamo lavorare su quelle"


Tags: juventus allegri champions

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