Allegri, la difesa accorata di Sabatini e l'accusa ad Adani: parole pesanti

"Essere contro Allegri è diventato un lavoro che porta del profitti, il primo ad aver capito che era un boost per la propria attività è stato Lele Adani". Sono le parole di Sandro Sabatini, giornalista Mediaset.

"Secondo me Adani era un bravo commentatore di nicchia, soprattutto di calcio sudamericano e poi anche italiano: ma la sua popolarità è esplosa quando ha iniziato a parlare contro Allegri, facendone un vero e proprio mestiere. Così è diventato molto più riconoscibile: poi lui è abile a non esagerare, ma a lanciare dei messaggi. Ma è nato un esercito che su questo ora monetizza: se scrivi #allegriout ottieni i click, e quindi magari soldi.  Ci fanno maglie, sciarpe, è nata una vera e propria community: e questo secondo me è esagerato. La platea dei tifosi della Juventus si è unita a tutto questo: trovato il colpevole, l'uomo nero, si risolvono i problemi. Ma secondo me non è così: potrebbe anche esserlo, ma mi ha dato fastidio il fatto che all'improvviso Allegri sia diventato un incapace, senza riconoscergli le cose fatte in passato". 

"E questo modo di pensare è stato fatto proprio anche dai giornalisti: inoltre, ho saputo che anche i familiari di Allegri hanno avuto fastidi, Il figlio piccolo una volta in una trasferta con un parente, in tribuna ha sentito insulti al padre: ad un simile livello di barbarie non si può arrivare".