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Allegri: Favorevole a Var, più facile esser belli che vincere

09/10/2017 09:37

Allegri: Favorevole a Var, più facile esser belli che vincere |  Sport e Vai

L'orgoglio toscano l'ha sempre messo in piazza. Già la settimana scorsa, dopo il pari con l'Atalanta, ebbe a sottolineare che non era la Juve a dover rincorrere il Napoli ma viceversa e oggi il tecnico bianconero, in un'intervista a Tuttosport, ribadisce il concetto: «Quello che conta è l’albo d’oro. E’ più facile essere belli che vincenti». Poi scende nel discorso: “A volte sento dire: quello è bravo. Ma non basta per vincere, siamo rispettosi del Napoli, dell’Inter, della Roma. Anche del Milan che ha fatto una grande campagna acquisti per arrivare tra le prime 4 e adesso è un po’ distaccata. Alla fine queste 5 squadre, a meno che non si inserisca la Lazio, si giocheranno 4 posti. Il Napoli è cresciuto, sono 3 anni che gioca con la stessa squadra. La Juventus ha cambiato molto: noi abbiamo continuato a vincere, loro a crescere sul piano del gioco e quest’anno è normale con 2 punti in più, che si sentano favoriti insieme a noi per lo scudetto, ma è presto. Le stagioni si decidono a marzo, come sempre. Noi dobbiamo fare un percorso su noi stessi, noi dobbiamo fare un tot di punti. E’ come una cronometro: dobbiamo fare delle vittorie e dei punti. Per adesso la differenza di questi due punti è aver sbagliato un rigore e non averlo fatto, tra l'altro facendo una bella partita a Bergamo”. Non si sottrae a parlare dei singoli, Allegri, da Dybala e Bernardeschi (“Dybala ha 23 anni, deve crescere molto, è cambiato nella fisicità rispetto allo scorso anno. Deve imparare a gestire le partite, certe volte deve avere un minor dispendio di energie in certe partite. E deve migliorare ad usare il destro. Deve imparare ad usarlo, come Bernardeschi, altrimenti hanno solo una giocata. Sono ragazzi di talento. A Bergamo Bernardeschi ha giocato bene, deve crescere: su Gomez non doveva fare fallo e in un altro caso doveva accorciare prima e impedirgli di crossare, sono questi i dettagli che fanno vincere o perdere le partite. Alla Juventus ogni pallone è importante:  in una squadra di media classifica se fai due cose importanti e 8 errori guardano quelle importanti, perché arrivare ottavi o decimi non conta nulla. Alla Juventus invece conta. Berna è talentuoso, ma deve migliorare molto per giocare in una big in pianta stabile. In una grande, siccome devi vincere, l’aspetto caratteriale è fondamentale”) a Bentancur: “è molto bravo ma è un ragazzino del ’97. Per diventare un grande giocatore va migliorato in certe situazioni perché altrimenti alla lunga diventerà un giocatore normale. Deve essere più decisivo, giocare più in verticale, giocare più in avanti. Normale, viene dal palleggio argentino, che è più sul corto. Ma è molto bravo, è tignoso. Mentalmente è più avanti degli altri, di Bernardeschi, che però è un ragazzo intelligente che è cresciuto molto e crescerà ancora. Poi alla Juventus ti abitui stando a contatto con Buffon, Chiellini, Barzagli, Lichtsteiner, Marchisio, Mandzukic…”. Inevitabile il tema Higuain:Gonzalo deve essere determinante, non importa che faccia 25 o 30 gol, l’importante è che siano gol che determinino. Sta meglio fisicamente, ha lavorato durante la sosta, ma non è ancora al 100%. Higuain è un giocatore straordinario, mi arrabbio molto con lui perché pretendo di più, perché può fare molto di più. Finora ha fatto il 50% di quello che potrebbe fare”. Poche parole invece su Bonucci: “Leo è stato un giocatore importante. La storia della Juve parla chiaro: sono andati via tantissimi giocatori importanti. Dopo Berlino, con gli addii di Pirlo, Vidal e Tevez sembrava che la Juve fosse finita, invece siamo ripartiti. La stessa cosa dopo le partenze di Pogba e Morata. La società ha fatto un lavoro importante”. Chiusura, dopo tante polemiche, sul Var: “Sono favorevole, punto”.

Stefano Grandi


Tags: juventus allegri dybala

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