Allegri e le idi di marzo, il tecnico aveva previsto tutto da ottobre

“Sarà una stagione molto bella e avvincente con un calendario che porterà grande suspense nel finale, con i tre scontri diretti in calendario. Sono cose che mi divertono molto, penso già a marzo, quando ci sarà grande pressione: sarà molto divertente". Queste cose le ha dette Massimiliano Allegri, ma non qualche giorno fa, bensì ad ottobre alla vigilia di Juventus-Sporting Lisbona di Champions. Il tecnico bianconero sorrideva a inizio stagione quando in tanti criticavano, quando l'Inter volava e il Napoli dava spettacolo. E a novembre, con la squadra terza, ribadì il concetto: “Dobbiamo restare attaccati perché il campionato si deciderà da marzo in poi”. Era il momento d'oro del Napoli elogiato come bello e vincente, mentre la Juve aveva più di qualche problema. A rileggerle ora, certe parole, c'è da riflettere. Un mago il tecnico juventino? No, semplicemente un allenatore bravo, esperto e preparato. Consapevole di avere un ottimo gruppo tra le mani. Ed oggi che si è consumato il sorpasso al Napoli non si può non riconoscerne i meriti. Non tanto di profeta, anche se occorreva coraggio ad ottobre-novembre nello sbilanciarsi così, quanto di gestore e di tattico. I numeri della Juve sono impietosi: nel 2018 neanche un gol subìto, 11 vittorie di fila, quarti di Champions centrati, finale di coppa Italia conquistata e ora anche il primo posto. Prima delle idi di marzo Allegri hag già mantenuto mezza promessa. Chapeau.