Allegri: Come tecnico sono cresciuto ma voglio continuare a crescere

Lo sa anche lui che la Juventus ha il fiato corto ma Max Allegri confida nell'orgoglio dei suoi per centrare i due obiettivi della settimana (e della stagione): la coppa Italia domani col Milan e lo scudetto domenica. Il primo pensiero è ovviamente la finale di domani: “Dobbiamo giocare una gara di entusiasmo perché nelle ultime due abbiamo avuto un po' di brividi e di fronte ci sarà una squadra in forma. Gattuso è un appassionato di calcio e un testone. Non è semplice sedere sulla panchina del Milan dopo esperienze molto diverse, è stato ed è molto bravo. Il Milan da quando c'è lui ha conseguito risultati molto importanti. E poi quando hai giocato a livelli importanti rimetterti in discussione non è semplice e Gattuso è stato bravo, così come Filippo Inzaghi". Non si aspetta applausi in caso di vittoria: “Io non mi aspetto nulla e poi a noi le critiche hanno fatto bene. Però, non dimentichiamoci che è in arrivo il settimo Scudetto consecutivo ed è un risultato straordinario: godiamo anche di quello che abbiamo ottenuto. La fortuna di ogni allenatore è la società alle spalle in grado di mettere a disposizione del tecnico un gruppo di giocatori e uomini e nella mia carriera, per mia fortuna, è sempre stato così. Sono cresciuto sempre, alla Juventus ma anche nelle mie esperienze precedenti. Ma la crescita non deve finire ora, spero io smetta di crescere quando finirò di allenatore, momento che non arriverà tra troppi anni". Intanto dovrebbe rimanere in bianconero. Marotta ha detto che lo vede nella Juventus del futuro: "Innanzitutto dobbiamo portare a casa i trofei. Le frasi di Marotta possono solo farmi piacere, io con la società ho un ottimo rapporto e ha lavorato benissimo in questi quattro anni. Dopo il mio primo anno la società ha completamente ribaltato il gruppo con ottimi risultati. Poi a fine stagione, ci siederemo a tavolino e programmeremo il futuro".