All'Inter non si è visto ancora il miglior Borja Valero, perchè?

Un avvio scintillante: tra i migliori in campo all'esordio contro la sua ex squadra, la Fiorentina, bene con Roma e Spal poi il calo. Borja Valero non è più lo stesso. Il play scelto per dare ordine e geometrie all'Inter sta vivendo un momento difficile, basta consultare le medie delle pagelle per rendersene conto. Sufficienza sfiorata a Crotone poi tre bocciature di fila con Bologna, Genoa e Benevento. Spalletti l'ha sempre fatto giocare titolare: 558' in campo, sette volte su sette dall'inizio ma finora né un gol né un assist. Ci si aspettava sicuramente un po' di più dallo spagnolo che probabilmente sta pagando anche le continue alternanze in mezzo al campo. Lui è il punto fermo ma attorno a lui ruotano tutti gli altri, sia come posizione in campo che come compiti. Ora è Vecino, ora Gagliardini, ora c'è Joao Mario più avanti, ora Brozovic. E in generale il calcio attuale di quest'Inter è poco compassato, poco ragionato, non l'ideale per il palleggio raffinato dell'ex viola. Spalletti non vuole rinunciare alla sua esperienza e fa bene ma all'Inter serve un giocatore più incisivo, capace sia di proteggere la difesa che di dettare tempi e ritmi delle ripartenze. Lui stesso è stato impiegato in ruoli diversi, finanche da trequartista avanzato e l'impressione è che ancora non si sia trovata la quadratura giusta per esaltarne le indubbie doti. Non è un problema di forma ma di intesa e di tattica. Spalletti presto dovrà mettere mano anche a questo perchè per un'Inter vincente serve il miglior Borja Valero.

Stefano Grandi