22/06/2022 08:31
E' dalla California, dove si trova in questi giorni, che Aurelio De Laurentiis ha appreso di essere indagato per falso in bilancio e dell’operazione che gli uomini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito ieri mattina in merito al trasferimento al Napoli di Osimhen.
Perquisiti, nell’ordine: la sede della Filmauro a Roma e il quartier generale della SSC Napoli a Castel Volturno. Acquisiti: lettere, e-mail, comunicazioni telefoniche, flussi finanziari e ogni altra forma di relazione intercorsa tra i dirigenti della società azzurra, i membri che all’epoca componevano l’entourage di Osimhen e gli ex dirigenti del Lilla. I militari della Gdf hanno prelevato anche alcuni dispositivi elettronici del presidente De Laurentiis (il computer, l’iPad).
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«Il reato di falso in bilancio è uno dei più difficili da dimostrare, non a caso è stato oggetto di numerose riforme legislative. Figuriamoci in una materia tanto opinabile quanto quella della valutazione di un calciatore. Il falso in bilancio è una fattispecie che ha presupposti molto diversi dall’illecito sportivo. Non ci sarà alcuna conseguenza per la squadra. Non so dire però cosa potrebbe succedere di fronte a un’eventuale condanna penale definitiva. Allo stato, il Napoli è uscito completamente dal giudizio sportivo. E con la massima trasparenza».