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In 10mila a funerali Ciro Esposito a Napoli, presente anche De Laurentiis

27/06/2014 17:09

In 10mila a funerali Ciro Esposito a Napoli, presente anche De Laurentiis |  Sport e Vai
Oltre 10mila persone hanno voluto dare l’ultimo saluto a Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto dopo quasi due mesi di agonia per il colpo di pistola sparato prima della finale di coppa Italia tra Napoli e Fiorentina a Roma. I funerali del ragazzo, deceduto l’altro ieri, si sono svolti nel suo quartiere, a Scampia, in una folla variegata dove assieme ai parenti, agli amici, alle persone del quartiere c’erano anche delegazioni di tifoserie di altri club italiani e perfino stranieri (il Borussia Dortmund). Anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ed una delegazione della squadra con Insigne e Grava oltre al presidente del Coni Malagò erano presenti. La bara di Ciro è stata ricoperta da sciarpe del Napoli e ai piedi del feretro sono stati sistemati i fiori portati dalla gente in visita alla camera ardente. Dal palco allestito per il funerale ha parlato la fidanzata di Ciro, Simona, che ha detto: "Basta con la violenza perchè così Ciro lo uccidete due volte. Non e' stato Dio a fare questo; e' successo a causa di coloro che non hanno Dio nel cuore". Anche De Laurentiis ha preso la parola: "Cari familiari di Ciro Esposito, è durissimo. Quando viene a mancare un figlio viene a mancare la parte migliore di noi, però la madre di Ciro ha avuto la forza in questa Italia scorretta, dove i valori si sono persi totalmente, dove negli ultimi 30 anni ogni giorno abbiamo vissuto la mappa degli scandali, in questo luogo così difficile come Scampia nasce la limpidezza di una persona che perdendo la cosa a lei più cara, non parla di vendetta ma di giustizia, di perdono e di correttezza. Nel terribile giorno del 3 maggio mi era stato chiesto di portare la Coppa Italia a Napoli, ma che valore aveva portare quella Coppa. I trofei li vogliamo vincere a testa alta, con onore e con il rispetto. Bisogna trovare il modo in cui non solo Napoli, ma anche gli italiani, in questo paese giovane, si riuniscano senza troppi campanilismi. Già quella sera Ciro era morto per me, dopo che aveva difeso un pullman pieno di bambini e di famiglie che stava venendo allo stadio. Spero che questa morte, che ha concretizzato anche la morte del calcio italiano, permetta al nostro movimento di ripartire e di ritrovare la sua identità”. A celebrare i funerali, con rito evangelico, il pastore che ha invitato ancora una volta alla pace: “Niente violenza, niente rancore, niente odio perché questo è lo spirito cristiano che ha incarnato la madre di Ciro, una donna così esile e così forte che si è mostrata pronta al perdono. Oggi da Scampia, da Napoli possiamo mandare un messaggio all’Italia, al Mondo: Napoli è una città di accoglienza, di amore. Accogliamo con l’amore di Dio i tifosi delle altre squadre. I colpevoli si pentano per quanto hanno compiuto, e venga fatta giustizia”.  

Tags: de laurentiis coppa italia funerali ciro esposito

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