Uci, Mc Quaid: “Senza di me ciclismo a rischio nelle Olimpiadi”

Le sta tentando tutte il presidente dell’Uci in carica, l’irlandese Pat McQuaid, per strappare una riconferma nelle elezioni che si terranno il 27 settembre in Toscana, dove dovrà vedersela con il candidato britannico Brian Cookson. Parlando alla Bbc McQuaid ha paventato anche la minaccia di un futuro grigio per il ciclismo senza di lui, soprattutto alle Olimpiadi: “E’ un messaggio duro ma è la realtà. Il Cio ha già fatto sapere che dopo i Giochi di Rio nel 2016 ci sarà una revisione globale di tutti gli eventi e tutte le discipline. Se non hai voce in capitolo per il ciclismo ci potrebbe essere una situazione molto complicata, perché ci sono tantissime pressioni da parte di altri sport che vogliono essere inseriti nel programma dei Giochi". Sia l’Irlanda, suo paese di origine, che la Svizzera – dove risiede ora – hanno ritirato l’appoggio alla sua candidatura, cosa che lo ha spinto a cercare l’aiuto di Marocco e Thailandia: “Quello che è successo con Irlanda e Svizzera è contro lo spirito della democrazia, vogliono eliminare un candidato. Nel rispetto delle regole se posso trovare un altro appoggio perché non dovrei farlo? Se però sarò battuto alle elezioni mi congratulerò con il mio avversario e basta. Spero che anche lui farà lo stesso”.