Tour de France, Nibali: Non farò l’errore commesso alla Vuelta

Il sogno di ripercorrere il cammino fatto prima di lui dai Bartali e dai Pantani, con il sogno di regalare la maglia gialla alla mamma del Pirata, la consapevolezza che la strada da qui a Parigi è ancora lunga ma anche la certezza di avere alle spalle una squadra solida su cui appoggiarsi per difendersi dai vari Valverde e Porte. Vincenzo Nibali ha parlato di tutto nella conferenza stampa tenuta nel giorno di riposo del Tour de France, diviso tra prudenza e fiducia e con un mantra da ripetere: “non bisogna sottovalutare nessuno”. Il leader del Tour sa che non sarà facile mantenere sulle spalle la maglia gialla: “Ogni giorno può riservare delle sorprese. Ho avversari importanti che sono vicini in classifica ma ho un team solido che sta gestendo bene le corse finora. Mi dispiace molto per gli addii di Froome e Contador. Mi sarebbe piaciuto lottare con loro in montagna, Alberto avrebbe sicuramente attaccato. Non ci sono più i vincitori degli ultimi Tour ma resta una gara di grande valore. Anche Pinot e Bardet sono da tenere d’occhio, non sono lontani ed al Tour puoi ritrovarti anche 4’ avanti, come è capitato a Kwiatkowski. L’anno scorso alla Vuelta commisi l’errore di sottovalutare Horner e lui andò a vincere, questa volta non bisogna sottovalutare nessuno”. Venerdì sarà il centenario di Bartali, Nibali vorrebbe dedicargli un bel successo: “Gimondi, Bartali, Coppi sono tutti grandi nomi del ciclismo internazionale, è un onore indossare la maglia gialla che fu di Bartali e sarebbe un onore succedere a Pantani che fu l’ultimo italiano a vincere qui nel ’98. Sua madre mi ha regalato una delle maglie gialle di Marco, io le ho promesso che farò lo stesso se tutto va bene. Ho un buon vantaggio ma se avrò la possibilità di aumentarlo, lo farò. Un avversario come Porte è pericoloso sia in montagna che nella cronometro e mi aspetto che Valverde mi attacchi da un momento all’altro. La strada per Parigi è ancora lunga…”. Stefano Grandi