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Tennis, Wawrinka ringrazia Paganini: Mi ha aiutato tantissimo

03/03/2014 14:17

Tennis, Wawrinka ringrazia Paganini: Mi ha aiutato tantissimo |  Sport e Vai

Senza di lui non avrei raggiunto i risultati attuali”. Stan  Wawrinka ringrazia Pierre Paganini, il preparatore atletico alla base della sua vorticosa ascesa. Il quotidiano francese Le Matin dedica ampio spazio alla coppia, come si legge su tennisworlditalia: "Ha lavorato con me fin dall’inizio, ed è la persona che più mi ha aiutato. A furia di dialogare, ho potuto constatare alcune cose, che sono state fondamentali nella nostra collaborazione. Quando ero giovane, mi sono subito assicurato che fossimo fatti l'un per l’altro. Ciò aiuta anche nell’ambito mediatico”ha detto Wawrinka. “E’ un enorme vantaggio aver seguito Roger e Stan fin dall’adolescenza. A 16 anni è il periodo dove ho avuto su di loro una maggiore influenza – ha rivelato Paganini –Nel primo allenamento che faccio con un giocatore, dobbiamo immaginare di lavorare con lui fino alla fine della sua carriera, anche se si concludesse domani. In caso contrario, si pensa diversamente. Questo è il concetto di “lungo termine” che io sostengo. La cosa fondamentale è trovare un giocatore che ha l’umiltà di saper accettare. Purtroppo nei giovani di oggi è una cosa che non si trova abitualmente. Di solito si pensa che un giocatore possa raggiungere la piena maturità tra i 22-23 anni. Non è stato il caso di Stan, che sta avendo i suoi risultati migliori tra i 27 e i 28. Sapevo che la sua immaturità fisica e mentale nei primi anni, avrebbe comportato qualcosa di negativo nello sviluppo del suo gioco. Da giovane, Stan era più introverso. A causa della sua timidezza e del poco carattere, voleva abbandonare questo sport. Mentalmente sembrava quasi in ritardo rispetto a quello che potesse fare nel gioco. L’atteggiamento e la forza nelle gambe hanno una grande influenza sul gioco. Il più grande progresso nella carriera di Stan, è che l’essere umano è diventato padrone del giocatore. In realtà, sapevamo che con lui bisognava prendere tempo ed avere pazienza. Lo abbiamo fatto, ed ora si vedono i risultati. Wawrinka la pensava allo stesso modo  della maggior parte dei preparatori atletici, che vogliono vedere i frutti a breve termine, immediatamente, anche nel gioco." Il numero 3 del mondo, conferma: “Tanti anni fa, ero un diesel mentale. Mi sono preso più tempo per cominciare ad esprimere le mie capacità.”


Tags: federer Wawrinka paganini Tennis

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