Tennis, Nadal: “Un regalo per un anno fantastico essere il n.1”

“E’ come un bel regalo dopo una stagione fantastica, una delle migliori della mia carriera senza dubbio alcuno, ma essere tornato in vetta alla classifica Atp alla fine è solo un numero”. Felice ma senza perdere contatto con la realtà Rafa Nadal dopo il successo con Berdych per ritiro dell’avversario nella semifinale di Pechino, un risultato che gli consente di superare Djokovic come numero uno al mondo a partire da lunedì prossimo: “E’ un po’ triste aver raggiunto questo traguardo per il ritiro di Berdych, spero possa recuperare in tempo per Shanghai. Certo, è speciale tornare in testa alla classifica dopo mezzo anno passato senza giocare. Alla fine ho vinto tre finali quest’anno su 14 tornei, più di quanto mi fosse mai riuscito in passato. Sono tornato il numero uno, è vero, ma alla fine è solo un numero. Quello che mi rende davvero felice in verità è tutto quello che ho fatto per arrivarci. Molto più della posizione in se stessa. Non mi sento un giocatore migliore rispetto a cinque ore fa e non andrò a dormire pensando di essere il più forte di tutti”. Nadal ripercorre le tappe dell’anno straordinario che sta per chiudersi: “All’inizio riprendere è stato difficile, nonostante i risultati positivi. Poi ho migliorato nettamente il livello del mio tennis, ad Acapulco ho giocato in maniera incredibile ed anche a Indian Wells. Non pensavo di essere capace di giocare così bene in solo tre settimane. Ero impaziente di scendere in campo, ed emozionato all’idea di tornare in grandi impianti. Ho lavorato duro giorno dopo giorno con il giusto atteggiamento ma non tutto il lavoro è finito. Mi resta la finale di domani e poi c’è ancora Shanghai, non ho il posto da n.1 assicurato fino alla fine del 2013, devo ancora sudare per conservare la posizione. Quello che mi rende felice è che mi sento sempre competitivo ogni volta che inizia un nuovo torneo e nella mia testa sono sicuro di poter battere tutti. Se non sei sano fisicamente, questo è impossibile. Nel tennis però non c’è tempo per festeggiare, in pochi giorni sei chiamato a nuove sfide e ad affrontare giocatori che vogliono batterti. Alla fine dell’anno se sarò rimasto al n.1 potremo festeggiare davvero, perché rispetto ad un anno fa sarebbe davvero una situazione assai differente”.

Stefano Grandi