Tennis Masters, Djokovic: "Ho reagito dopo gli Us Open". Nadal: "Ora meglio Nole"

"Lo vedo più di mia madre". La battuta di Novak Djokovic rende bene l'idea della rivalità tra lui e Rafa Nadal che ieri a Londra al Masters Atp si sono sfidati nell'ultimo capitolo di una sfida infinita sulla falsariga di quelle tra Federer e gli stessi primi due giocatori al mondo. Nole si è preso una bella rivincita sul maiorchino: "Dopo l'Us Open ho studiato a fondo per poterlo battere" anche se Rafa fa spallucce: "Nessuna nuova tattica, ha semplicemente giocato meglio di me".

Eppure la differenza Djokovic l'ha fatta nelle variazioni di gioco, nell'intensità tanto cara al tennista spagnolo e soprattutto nelle motivazioni. Non sorprende il fatto che proprio in concomitanza del ritorno di Nadal, a Pechino, sul trono della classifica Atp, Djokovic abbia infilato una striscia vincente di 22 partite di fila cominciata proprio con la vittoria in finale nel torneo cinese che ha visto il sorpasso del maiorchino.

"Ho reagito bene dopo le sconfitte con Rafa a Parigi e a New York - ha detto Djokovic - Senza fare calcoli sul ranking, ho infilato questa serie. Dopo la finale degli Us Open, abbiamo lavorato col mio team per analizzare cosa avevo fatto male contro di lui e cosa fare per batterlo. Ho lavorato molto sul servizio, che negli ultimi due mesi, indoor, mi ha aiutato spesso". Ma per Novak non è ancora tempo di andare in vacanza, serve alla sua Nazionale nella finale di Davis contro la Repubblica Ceca anche se il 2014 è già nella sua mente: "Torno subito forte per gli Australian Open. Obiettivi? Tornare n°1 e vincere a Parigi".

Non può che essere splendido, comunque, il bilancio del 2013 di Rafa Nadal che lo ha visto rientrare in campo dopo il lungo stop per infortunio a fine 2012: "Tante emozioni per me, tornare ed essere subito competitivo è stato importante. Ridiventare nel giro di un anno numero uno al mondo qualcosa di incredibile". Sulla rivalità oramai storica con Djokovic poco da dire: "Siamo di fronte a qualcosa di incredibile, 39 incontri, un arivlaità infinita. A Londra come a Pechino lui ha giocato meglio di me, punto. Non ci sono grosse strategie dietro, il mio servizio non sempre mi ha accomapgnato e su queste superfici veloci lo paghi".