Tennis, Luthi: Non è scontato che la Svizzera vinca la Davis

In vista del quarto di finale di coppa Davis da giocare contro il Kazakhistan il capitano svizzero di Coppa Davis Severin Luthi ha deciso di non andare a Miami per vedere all’opera Federer e Wawrinka per preparare al meglio la sfida di Ginevra, dove sono attesi 20mila spettatori. In un’intervista, come si legge su tennis worlditalia, Luthi ha messo un po’ le mani avanti: “Tutti sono certi che la Svizzera vincerà la Coppa Davis. Riuscire a farlo è davvero complicato perchè i nostri due giocatori devono stare bene e non subire infortuni per tutto l'anno. Non abbiamo tanti giocatori nella Top100 come Francia e Spagna per cui bisogna stare attenti. Già due anni fa tutti avevano previsto una nostra vittoria in Davis e poi abbiamo perso 0/5 contro gli USA a Friburgo”. Potendo contare però su Roger e Stan in queste condizioni è lecito sperare: “Se lo scorso Agosto qualcuno mi avesse detto che Stan e Roger sarabbero stati numero 1 e 2 della Race, sarei rimasto sorpreso. Sono contento e spero che possano continuare su questa strada. I successi che entrambi hanno ottenuto sono incredibili. Di Wawrinka mi ha impressionato la sua crescita. Ha sempre lavorato duramente nel corso degli anni e finalmente in Australia ha messo in mostra ciò che è in grado di fare. Per Federer il discorso è diverso. Ha avuto una stagione difficile lo scorso anno ma poi gli allenamenti durante la off season sono andati bene e ha già fatto il pieno di fiducia in Australia, a Dubai e Indian Wells”. La collaborazione tra Luthi e Federer va avanti dal 2007: " Quell'anno dopo la separazione da Tony Roche fu lui a chiamarmi. Mi chiese se potessi accompagnarlo al Roland Garros. Poi l'anno dopo si unì a noi Higueras e successivamente Annacone. Il mio ruolo non è mai cambiato nel corso di questi sette anni. Quest'anno abbiamo nel team anche Stefan Edberg. Può sembrare strano ma Stefan per Roger è davvero una fonte di ispirazione. E' un idolo per lui. Roger ha vinto di più rispetto ad Edberg ma la sua ammirazione non è mai cambiata, è sempre grandissima. Lo ammirava da bambino e lo ammira anche adesso. Roger ama rapportarsi alla gente e questo è un suo punto di forza”.